Le esplosioni vicino al quartier generale del comando militare: danneggiati almeno tre edifici e diverse auto e una persona è rimasta ferita
Sono state segnalate esplosioni nella città russa di Rostov, vicino al quartier generale del comando del distretto militare meridionale, che svolge un ruolo chiave nell'invasione russa dell'Ucraina ed è stato uno dei siti sequestrati dal defunto leader Wagner Yevgheny Prigozhin durante il suo ammutinamento poi interrotto a giugno. Il governatore regionale Vasily Golubev ha detto su Telegram che almeno tre edifici e diverse auto sono state danneggiate e una persona è rimasta ferita dopo che le difese aeree russe hanno abbattuto due droni ucraini che miravano alla città, a soli 100 km a est del confine con l'Ucraina.
Golubev ha riferito che i resti di un drone sono caduti fuori città, mentre l’altro è caduto “nel centro, nella zona di via Pushkinskaya 42”. Rostov è la città più grande della Russia meridionale ed è la capitale della regione omonima che confina con l'Ucraina orientale. Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW), ospita il comando del distretto militare meridionale russo, la cui 58a armata di armi combinate sta combattendo contro la controffensiva di Kiev nell'Ucraina meridionale. Rostov ospita anche il centro di comando del gruppo di forze congiunto russo in tutta l'Ucraina ed è quindi un centro logistico fondamentale per l'esercito russo.
Nel distretto urbano di Ramensky, nella regione di Mosca, le forze di difesa aerea hanno abbattuto un drone. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin. "Stasera, nel distretto urbano di Ramensky, le forze di difesa aerea hanno sventato un tentativo di attacco di droni contro Mosca", si legge nel messaggio. Il sindaco di Mosca ha aggiunto che non ci sono state vittime o danni sul luogo della caduta dei detriti. Sobyanin ha anche chiarito che sul posto stanno lavorando i servizi di emergenza.
I media degli stati ostili alla Russia non saranno presenti al Forum economico orientale (Eef), che si terrà a Vladivostok la prossima settimana. Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. "No - ha affermato rispondendo in una conferenza stampa - I giornalisti provenienti da paesi ostili, proprio come al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Sipef), quest'anno non saranno accreditati".
Lo Spief, il più grande forum economico in Russia, si è svolto tre mesi fa e per la prima volta la stampa occidentale non vi è stata accreditata. Peskov ha poi spiegato che l'ammissione o la non ammissione delle testate occidentali ai prossimi eventi dipende da "come si comportano".