La struttura è usata per l'evacuazione dei civili. Zelensky: "Male non ha limiti". Bambini tra le vittime. Forze separatiste di Donetsk incolpano l'esercito ucraino, Mosca nega coinvolgimento
Si aggrava il bilancio del raid aereo sulla stazione di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, dove almeno 52 persone, tra cui cinque bambini, hanno perso la vita. Lo denuncia il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Due i razzi che hanno colpito la stazione ferroviaria secondo quanto riferito dalle Ferrovie ucraine. La stazione è utilizzata per l'evacuazione dei civili dalle aree bombardate dalle forze russe.
Il Dipartimento alla Difesa americano ha attribuito alle forze russe la responsabilità per l'attacco. Le smentite russe non sono convincenti, ha dichiarato il portavoce del Pentagono, John Kirby. "La nostra valutazione è che questo sia stato un attacco russo e che abbiano usato un missile balistico a corto raggio per effettuarlo".
Intanto nella regione di Kiev a Makariv sarebbero stati trovati 132 corpi di persone uccise con l'arma da fuoco. Il 40% del villaggio sarebbe stato distrutto. E' quanto afferma il sindaco di Makariv, Vadim Tokar secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda'. Prima della guerra 15.000 persone vivevano nel villaggio. Attualmente ne sono rimaste meno di mille.
"Gli occupanti hanno colpito con una razzo Tochka U la stazione ferroviaria di Kramatorsk in cui si trovavano migliaia di civili in attesa dell'evacuazione. I russi disumani continuano ad usare gli stessi metodi. Non avendo la forza ed il coraggio di combattere sul campo, uccidono cinicamente la popolazione civile. Questo è il male che non ha limiti. E se non verrà punito non si fermerà mai", le parole su Facebook del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a proposito dell'attacco. In collegamento video con il Parlamento finlandese. Zelensky, riporta la Cnn, ha poi affermato che "l'esercito russo ha colpito il terminal ferroviario", aggiungendo che "ci sono testimoni, ci sono video, ci sono resti dei missili e persone morte". "Perché hanno bisogno di questa guerra contro l'Ucraina? Perché hanno bisogno di colpire i civili con i missili? Perché questa crudeltà a cui il mondo ha assistito a Bucha e in altre città liberate dall'esercito ucraino?", ha chiesto Zelensky.
Ieri, nella stessa regione del Paese, tre treni che trasportavano civili sono stati bloccati a causa di un bombardamento aereo russo sulla linea, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine.
Intanto, le forze separatiste filo-russe di Donetsk hanno incolpato l'esercito ucraino per l'attacco contro la stazione. Secondo la milizia separatista della sedicente Repubblica popolare di Donetsk, citata dalla Tass, nella zona dell'attacco sono stati rinvenuti "frammenti di un razzo Tochka-U", che non è nella disponibilità delle forze russe o filo-russe, "ma è utilizzato attivamente dall'esercito ucraino".
Anche Mosca nega di aver attaccato la stazione ferroviaria. Secondo il ministero russo della Difesa, "le Forze Armate della Russia non hanno effettuato alcuna missione l'8 aprile a Kramatorsk e non ve ne sono in programma". Per Mosca, riporta l'agenzia Interfax, le accuse di Kiev sono "provocazioni che non corrispondono assolutamente alla realtà" e nei dintorni della stazione sono stati trovati "frammenti" di missili Tochka-U, secondo "foto pubblicate da testimoni", che "vengono usati solo dalle Forze armate ucraine". I missili sulla stazione ferroviaria sarebbero stati lanciati dalla regione di Dobropolye, a 45 chilometri di distanza e sotto il controllo delle autorità ucraine, la tesi del ministero della Difesa russo, come riporta la Tass.
"Le nostre Forze armate non usano questo tipo di missile e non ci sono state missioni né erano previste per oggi a Kramatorsk", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo le parole arrivate dal ministero russo della Difesa e le notizie che parlerebbero di "frammenti" di missili Tochka-U nei dintorni della stazione.