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Ucraina, lascia il ministro della Difesa: "Grazie per il sostegno"

Offensiva Russia nel Donetsk e nel Lugansk

(Afp)
(Afp)
07 febbraio 2023 | 09.44
LETTURA: 2 minuti

Il governo del presidente ucraino Zelensky perde un altro pezzo. Con un post su Twitter, il ministro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov ha confermato di aver lasciato l'incarico a seguito degli scandali che hanno colpito il suo dicastero. "Grazie a tutti per il supporto e per le critiche costruttive. Traiamo le conclusioni. Continuiamo le riforme. Anche durante la guerra. Stiamo rafforzando la difesa e lavorando per la vittoria. Gloria all'Ucraina!", ha dichiarato Reznikov, che secondo il Guardian dovrebbe andare a guidare un altro ministero. Al suo posto dovrebbe essere nominato il capo dell'intelligence militare, Kyrylo Budanov. Già nelle scorse settimane molti funzionari del ministero erano stati rimossi con le accuse di corruzione.

Sul fronte della cronaca, la Russia sta concentrando i suoi sforzi nel Donetsk e nel Lugansk in vista di una nuova imminente offensiva. Lo ha detto il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, nel corso di una intervista televisiva. In particolare il rapporto dello Stato maggiore dell'esercito ucraino, citato da Unian, riporta azioni offensive nelle aree di Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv.

"Nelle ultime 24 ore, le forze di difesa ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti nelle aree degli insediamenti di Novoselyvske, Kreminna e Dibrova della regione di Lugansk e di Verkhnyokamianske, Vesele, Zaliznyanske, Krasna Gora, Bakhmut, Ivanovske e Paraskoviyvka, nella regione Donetsk", afferma lo Stato maggiore.

Da parte sua il leader separatista filorusso Denis Pushilin, citato dalla Tass, sostiene che le forze russe hanno ottenuto alcuni successi nella zona di Siversk, fondamentali per la liberazione di Krasny Lyman, nel Donetsk.

Secondo Kiev 1.030 soldati russi sono rimasti uccisi in battaglia nelle ultime 24 ore, portando così le perdite totali dell'esercito russo a circa 133.190 militari morti. Distrutti anche 14 carri armati (3245 dall'inizio dell'invasione); 28 veicoli corazzati da combattimento (6443 unità); 1 sistema di artiglieria (2232).

Inoltre ieri, 6 febbraio, i russi hanno lanciato 6 attacchi missilistici e 24 aerei , effettuato 75 attacchi da sistemi di missili a salve, in particolare contro oggetti civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kherson.

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