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Ucraina nella Nato, Meloni: "Porte aperte ma ne parliamo a Vilnius"

Il presidente del Consiglio assicura: "Aiuto a 360 gradi per tutto il tempo necessario"

(Fotogramma)
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01 giugno 2023 | 12.39
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L'Italia nella Nato sostiene la "politica delle porte aperte" e la volontà dell'Ucraina di aderire all'Alleanza "sarà oggetto di un altro vertice, quello di Vilnius, che è molto particolare e molto importante anch'esso, nel mese di luglio, che è molto vicino. Ci stiamo lavorando". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde, arrivando a Bulboaca, in Moldova, per il summit della Comunità Politica Europea (Epc), alla domanda se l'Italia sostenga o meno un'adesione di Kiev alla Nato. "Ma l'Italia - continua Meloni - è una delle nazioni che sono in assoluta prima fila nel sostegno all'Ucraina. Chiaramente, insieme ai nostri alleati e valutando insieme, che cosa si debba fare sia per aiutare gli ucraini a difendersi, sia per favorire un percorso che ci porti a terminare questo conflitto, che è un percorso che non può passare sulla testa del popolo ucraino".

Per Meloni dal summit arriva un "messaggio di apertura vera a quelle nazioni che europee sono e che europee vogliono essere a 360 gradi: Ucraina, Moldova, Georgia, Balcani Occidentali. Tutte sfide non direi di ingresso nell'Ue, ma di ricongiungimento, che l'Italia sostiene". "Il summit ha un valore molto più che simbolico. Credo - aggiunge - che questo vertice sia molto importante, per ribadire alcune cose fondamentali: l'Europa è soprattutto una civiltà, fondata su valori come la libertà e l'eguaglianza tra gli uomini. Che non c'è un'Europa di serie A e un'Europa di serie B, ma un'Europa che, come diceva Giovanni Paolo II, ha bisogno di due polmoni, uno è quello occidentale e l'altro quello orientale. Tutto questo assume un significato nel momento in cui ci troviamo qui, nell'attuale contesto". "Ci troviamo con il presidente Volodymyr Zelensky e con l'Ucraina, nel momento in cui l'Ucraina difende quel valore di libertà. Lo facciamo in Moldova, un'altra nazione minacciata, che sarebbe a sua volta già stata coinvolta in una sorta di domino, se gli ucraini non si fossero difesi come stanno facendo", conclude.

In mattinata, parlando accanto alla presidente moldava Maia Sandu, il leader ucraino Volodymyr Zelensky aveva assicurato che "Kiev è pronta a entrare nella Nato''. ''Stiamo aspettando che la Nato sia pronta. E io penso che le garanzie di sicurezza siano molto importanti non solo per l'Ucraina, ma anche per i nostri vicini, per la Moldova, per via della Russia e della sua aggressione contro l'Ucraina, e la potenziale aggressione per parte dell'Europa'', ha aggiunto.

NATO

Da Oslo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha assicurato che tutti gli alleati Nato concordano sul fatto che l'Ucraina entrerà nell'Alleanza e "non spetta a Mosca un veto contro l'allargamento della Nato".

Tuttavia non c'è una posizione condivisa. Per la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, la Nato non può accettare nuovi membri mentre questi Paesi sono coinvolti in una guerra. "Resta in vigore la politica della porta aperta della Nato, ma allo stesso tempo è chiaro che non possiamo discutere dell'adesione di nuovi membri che si trovano nel bel mezzo di una guerra", ha detto Baerbock incontrando la stampa prima dei colloqui informali.

Baerbock ha anche aggiunto che l'Alleanza Atlantica si aspetta di accogliere la Svezia come nuovo membro al prossimo vertice in programma a luglio a Vilnius in Lituania. La sua domanda di adesione è stata finora bloccata dalla Turchia.

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