L'ex presidente russo: "Distruggere sabotatori di Belgorod come topi"
"Più distruttive diventano le armi che Kiev riceve, più si avvicina la possibilità di un'apocalisse nucleare". Così l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, citato dai media locali, che torna ad evocare scenari nucleari. "La Nato non prende sul serio questo scenario, altrimenti non fornirebbe armi così pericolose al regime ucraino. Quindi, a quanto pare, credono che un conflitto nucleare, o un'apocalisse nucleare, sia impossibile", ha detto in un'intervista a Rt Medvedev, secondo cui "ad un certo punto gli eventi possono prendere una direzione del tutto imprevedibile" e "la responsabilità ricadrà interamente sull'Alleanza atlantica".
Per il vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa sono "bugie" le dichiarazioni che arrivano dalle autorità ucraine sulla loro estraneità al blitz di "sabotatori" nella regione russa di Belgorod. "Il regime di Kiev, così come i suoi sponsor negli Stati Uniti e nell'Ue, è responsabile della sortita nella regione di Belgorod", ha affermato. "Questi rifiuti della società devono essere distrutti come topi e nemmeno fatti prigionieri", ha aggiunto.
La Russia si aspetta inoltre che gli Stati Uniti le risarciscano i danni causati al gasdotto Nord Stream e dalla distruzione di alcune città dell'Ucraina occupate dalle forze di Mosca, ha quindi dichiarato l'ex presidente.
Medvedev ha chiesto agli Usa un risarcimento "per la ricostruzione di Artemovsk (il nome in russo della città di Bakhmut, ndr), di Mariupol e di una miriade di altri luoghi che sono stati distrutti con il loro aiuto e sostegno". In merito quindi all'inchiesta sull'esplosione che ha colpito il Nord Stream, ha affermato che "questo processo non è ancora stato completato e questa pagina non è chiusa".