Cremlino esprime "grande preoccupazione per gli attacchi". Membro Duma: "A Belgorod azione sostenuta dagli Usa"
A Belgorod "le formazioni nazionaliste sono state bloccate e sconfitte" grazie ad attacchi aerei e al fuoco di artiglieria. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo secondo il quale "il regime di Kiev, dopo aver subito una sconfitta nella città di Artemovsk (nome russo di Bakhmut, ndr), è passato all'attuazione di azioni terroristiche contro la popolazione civile". "Un'unità di una formazione nazionalista ucraina - ha precisato - ha invaso il territorio della Federazione Russa". Nell'operazione antiterrorismo "più di 70 terroristi ucraini e quattro veicoli corazzati sono stati distrutti", mentre "il resto dei nazionalisti è stato ricacciato in territorio ucraino".
Kiev ha negato di essere dietro agli attacchi, attribuendo la responsabilità a partigiani russi , che poi hanno rivendicato.
Dal canto suo, il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha espresso ''profonda preoccupazione''. Quanto accaduto, ha detto Peskov, è una dimostrazione che ''è necessario portare avanti l'operazione militare speciale'' in Ucraina, lanciata proprio per ''prevenire tali incursioni''. "Certamente, quanto accaduto ieri desta profonda preoccupazione e conferma ancora una volta che i militanti ucraini continuano le loro attività contro il nostro Paese. Questo richiede da parte nostra grandi sforzi", ha aggiunto.
Ieri c'è stata un'incursione rivendicata dai russi anti-Putin allineati con l'esercito ucraino e nella notte Belgorod è stata colpita da attacchi con droni. Dopo l'annuncio di Mosca, il governatore Vyacheslav Gladkov ha revocato ''le misure antiterrorismo'' introdotte dopo l'incursione di ''sabotatori ucraini''. Lo ha annunciato lo stesso governatore con una nota, spiegando che saranno risarciti quei civili le cui case sono state danneggiate negli attacchi.
Sono 12 "i civili rimasti feriti" nella regione russa di Belgorod. Lo ha riferito il governatore Vyacheslav Gladkov, secondo il quale "sono stati sotto il fuoco dell'artiglieria e obiettivo di colpi di mortaio" vari "insediamenti del distretto di Grayvoron". "Lanciarazzi multipli hanno preso di mira palazzi e civili, sono stati sganciati ordigni dai droni. Dodici civili sono rimasti feriti, si sono registrati danni in 29 abitazioni private, danneggiate anche tre auto - ha aggiunto - Attualmente non c'è corrente elettrica in 14 insediamenti".
Gladkov ha poi reso noto che gli abitanti di nove insediamenti situati nella regione russa di Belgorod sono stati evacuati "a causa della penetrazione del gruppo ucraino di sabotaggio" nel territorio del distretto di Grayvoron. Intanto centri di accoglienza temporanea sono stati allestiti a Stary Oskol, nel distretto di Yakovlevsky, e nel distretto di Ivnyansky.
Gli investigatori russi hanno aperto un'indagine per terrorismo sull'incursione di ieri e sugli attacchi. L'obiettivo, si legge in una nota, è quello di ''stabilire l'identità degli aggressori e tutte le circostanze dell'incidente''. In base alle indagini condotte finora, ''rappresentanti delle formazioni armate ucraine hanno attaccato il distretto di Grayvoronsky nella regione di Belgorod. Edifici residenziali e amministrativi, oltre a strutture civili, sono stati fatti oggetto di colpi di mortaio e artiglieria".
''Nella regione di Belgorod stanno avvenendo azioni che sono ovviamente sostenute e preparate dagli Stati Uniti'', ha detto alla Ria Novosti Adalbi Shkhagoshev, membro del Comitato per la sicurezza della Duma di Stato e numero due di 'Russia Unita' al Parlamento di Mosca. In particolare, ha aggiunto, l'azione che secondo Mosca è stata condotta da sabotatori ucraini è stata coordinata ''da servizi speciali come l'Fbi, la Cia e, di conseguenza, il servizio di intelligence britannico MI-6''. Ma la Russia ha ''una grande esperienza nel respingere'' gli atti di sabotaggio e gli attacchi terroristici.
Il quotidiano del governo russo Rossikaya Gazeta inserisce la notizia dell'attacco filo-ucraino nella regione di Belgorod fra le righe di un articolo dedicato ad altro ("Aeroporto di Dnipro bombardato con armi di precisione"), nelle pagine interne del quotidiano. Viene citato il governatore di Belgorod che denuncia l'intervento di un gruppo di sabotatori dell'esercito ucraino. Lo stesso fa la Komsomolskaya Pravda, che si limita a citare il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui il Presidente è stato informato dell'attacco e che sono in corso operazioni per respingere e distruggere il gruppo.
Kommersant dà la notizia in prima pagina, e spiega che la Legione per le libertà della Russia, considerata come organizzazione terrorista, e il Corpo dei volontari russi, che combatte con gli ucraini, hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco. La didascalia della foto spiega che "sabotatori russo ucraini hanno passato il confine su mezzi corazzati". Moskovsky Komsomolets pubblica una mappa della zona di frontiera interessata dall'attacco e denuncia un raid terrorista comandato da una unità di istruttori della Nato sotto copertura sulla sola base del parere di un esperto militare che dice di non escludere che a Kiev si trovi un comando ombra di istruttori della Nato.