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Ucraina, Kiev ammette: "Responsabili attacco al ponte in Crimea"

Podolyak: "Bombe a grappolo importanti per ripristinare parità sul campo". Polonia teme per Wagner a confine Bielorussia. Mosca evoca possibilità incidente nucleare a Zaporizhzia durante vertice Nato

(Fotogramma)
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09 luglio 2023 | 08.34
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Il governo di Kiev ha ammesso per la prima volta di essere responsabile dell'attacco che ha danneggiato gravemente il ponte di Kerch che collega Russia e Crimea. Per il 500esimo giorno di guerra, la viceministra della difesa, Hanna Malyar ha pubblicato su Telegram l'elenco dei successi ucraini osservando che la data segna anche il "273 giorno dal primo colpo sul ponte di Crimea sferrato per rompere la logistica dei russi".

La responsabilità ucraina per l'attacco dell'ottobre 2022 è diventato di pubblico dominio nonostante i tentativi di tenerlo nascosto. Lo scorso autunno, il New York Times ha pubblicato un'inchiesta, "Come l'Ucraina ha fatto saltare in aria un ponte chiave russo", che descriveva in dettaglio come gli agenti ucraini hanno caricato un camion di esplosivo e l'hanno fatto saltare in aria mentre si trovava a metà del ponte, uccidendo quattro persone e danneggiando gravemente la struttura in quello che il presidente russo Vladimir Putin ha definito un "atto terroristico ".

KIEV: "BOMBE A GRAPPOLO IMPORTANTI PER RIPRISTINARE PARITÀ SUL CAMPO"

"Le munizioni a grappolo sono molto importanti per l'Ucraina", ha scritto in un tweet il Consigliere del Presidente ucraino, Mikhailo Podolyak. "Compensano in qualche modo il nostro deficit di granate e ripristinano parzialmente la parità sul campo di battaglia. Dato che la Russia usa da un anno questo tipo di munizioni in Ucraina, è come minimo un passo giusto. E bisogna davvero parlare alla Russia nell'unica lingua che capisce, quella di un uso della forza commisurato al suo", ha aggiunto.

LEGIONE PER LIBERTÀ RUSSIA PIANIFICA ALTRE AZIONI OLTRE CONFINE

La Legione per la libertà della Russia pianifica altre operazioni oltre il confine, in Russia, ha anticipato il portavoce, Maximillian Andronnikov, noto anche come "Cesare". "Ci saranno altre sorprese il prossimo mese o due. Sarà la nostra terza operazione e poi ci sarà la quarta e poi la quinta. Abbiamo piani ambiziosi. Vogliamo liberare tutto il nostro territorio", ha affermato in una intervista all'Observer. La Legione, composta da nazionalisti russi, è stata coinvolta, insieme al Corpo dei volontari russi, in attacchi oltre il confine, nella regione russa di Belgorod.

TIMORI PER WAGNER, VARSAVIA SPOSTA MILLE SOLDATI A EST

La Polonia ha iniziato a spostare più di 1.000 truppe nell'est del paese tra la crescente preoccupazione che la presenza dei combattenti Wagner in Bielorussia possa portare a un aumento della tensione al suo confine. "Oltre 1.000 soldati e quasi 200 unità di equipaggiamento della 12ma e 17ma brigata stanno iniziando a spostarsi nell'Est del Paese", ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Mariusz Błaszczak, spiegando che "questa è una risposta ai tentativi di destabilizzazione vicino al confine del nostro Paese".

MOSCA EVOCA LA POSSIBILITÀ DI UN INCIDENTE NUCLEARE ALLA CENTRALE DI ZAPORIZHZIA

Intanto, alla vigilia del vertice Nato di Vilnius, in Lituania, Mosca evoca la possibilità di un incidente nucleare alla centrale di Zaporizhzia durante il summit. La portavoce del ministero degli Esteri Russo, Maria Zakhanova in un post su Telegram ha scritto che "ora" gli ucraini "hanno intrapreso un piano per la 'loro salvezza': l'inflizione sistematica di danni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il vertice della Nato avrebbe dovuto dedicare l'attenzione principale a questo argomento. Dopotutto, la stragrande maggioranza dei membri dell'Alleanza si troverà nella zona" potenzialmente interessata da un eventuale incidente. Vilnius infatti si trova a mille chilometri dalla centrale.

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