I ministri degli Esteri nella dichiarazione finale rilasciata al termine della riunione in Germania: "Aiuto militare a Kiev per tutto il tempo necessario"
I Paesi del G7 "non riconosceranno mai i confini" che la Russia sta cercando di imporre con la forza all'Ucraina. E' quanto si legge nella dichiarazione finale rilasciata al termine della riunione in Germania dei ministri degli Esteri, che hanno inoltre esortato la Bielorussia a "smetterla di facilitare" l'invasione russa.
Nella dichiarazione finale, rilasciata al termine della riunione in Germania, si legge inoltre che i Paesi del G7 sono pronti a fornire all'Ucraina armi e altri equipaggiamenti militari a lungo. "Perseguiremo la nostra assistenza militare e di difesa in corso all'Ucraina per tutto il tempo necessario", si affermano i membri del G7 sottolineando che l'attacco della Russia non è stato provocato e che l'Ucraina ha diritto all'autodifesa.
I ministri degli Esteri riaffermano inoltre "la nostra determinazione ad aumentare ulteriormente la pressione economica e politica sulla Russia, continuando ad agire uniti" e chiedono alla Russia di mettere fine al blocco delle esportazioni di grano dall'Ucraina in modo da scongiurare una grave crisi umanitaria.
L'invasione russa, si afferma nella dichiarazione, ha gettato ombre sulle prospettive economiche globali causando un'impennata dei prezzi di cibo, carburante ed energia, con circa 43 milioni di persone a rischio di carestia. L'aumento dei costi delle materie prime - hanno sottolineato i ministri - ha inoltre reso più difficile per le organizzazioni umanitarie fornire aiuto ai più bisognosi.
I ministri degli Esteri dei Paesi del G7 hanno indicato di volere sanzioni aggiuntive nei confronti dei settori da cui la Russia è "dipendente", si legge infine nella dichiarazione, nella quale si esorta inoltre la Cina a non "minare" gli sforzi internazionali in questa direzione.
"Condanniamo come irresponsabili le minacce sull'utilizzo di armi chimiche, biologiche o nucleari da parte della Russia e ribadiamo che qualsiasi uso di tali armi avrà gravi conseguenze", si legge ancora nella dichiarazione.