La Camera bassa del Parlamento in Russia rinuncia alla risoluzione presentata dal partito al potere di Russia Unita per il riconoscimento dopo consultazioni con ministri Esteri e Difesa
La Duma di Stato in Russia ha approvato la mozione presentata dal Partito Comunista che chiede al Presidente Vladimir Putin di riconoscere formalmente la sovranità delle regioni ucraine separatiste e filo russe di Donetsk e Luhansk che nel 2014 si sono autoproclamate Repubbliche indipendenti da Kiev.
Nel caso Putin riconoscesse l'indipendenza delle due regioni, e Kiev reagisse militarmente, la Russia potrebbe a sua volta intervenire, secondo uno scenario già sperimentato con successo nel 2008 in Georgia, quando Mikhail Saakashvili cadde nella trappola di Putin e diede inizio al conflitto per l'Ossezia del Sud.
La risoluzione, che non è vincolante, è stata sostenuta dai cinque partiti rappresentati alla Duma e dal Presidente della Camera bassa, il fedelissimo di Putin, Vyacheslav Volodin che hanno, inusualmente, deciso di abbandonare la mozione del partito al potere (e di Volodin) di Russia unita che chiedeva a Putin di riconoscere le Repubbliche dopo consultazioni con i ministri della Difesa e degli Esteri (Sergei Lavrov sarebbe fortemente contrario). (segue)
Volodin, 'combattimenti continuano, la gente muore. Dobbiamo trovare una soluzione'
"I combattimenti continuano, la gente muore. Dobbiamo trovare una soluzione", ha scritto Volodin sul suo canale Telegram prima del voto. "Riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk significa che abbandoniamo gli Accordi di Minsk e la cancellazione della nostra posizione sulla soluzione del conflitto", ha affermato il deputato di Russia unita, Konstantin Zatulin. Un sondaggio dell'aprile del 2012 di Levada indicava che la maggioranza dei russi sosteneva l'indipendenza delle due regioni o anche la loro annessione alla Russia.