La sala macchine è stata inondata dopo la potente esplosione provocata da un drone di superficie con un 450 kg di esplosivo. Diversi marinai feriti
Con un nuovo attacco di droni marittimi, le forze di Kiev hanno colpito e danneggiato la petroliera russa Sig nello stretto di Kerch. Diversi marinai sono rimasti feriti. Secondo quanto riporta Rbc-Ukraine citando fonti del Sbu, la nave stava portando carburante alle truppe russe ed è stata colpita nell'ambito di un'operazione speciale condotta dai servizi militari ucraini e dalla Marina di Kiev. "Il Sbu ha condotto con successo l'operazione insieme alla Marina, è interessante notare che è avvenuta in acque territoriali ucraine", aggiungono le fonti, specificando che a colpire la nave è stato un drone di superficie, con un 450 kg di esplosivo.
Qualsiasi attacco ai russi nelle acque territoriali dell'Ucraina è "totalmente legale", ha successivamente affermato Vasyl Malyuk, capo del Sbu, definendo gli attacchi a mezzi navali russi "un passo assolutamente logico ed efficace". Se i russi vogliono impedire questi attacchi "devono usare l'unica opzione di uscire dalle nostre acque territoriali e dalla nostra terra, e quanto prima lo faranno meglio sarà per loro", ha poi aggiunto, esprimendo la convinzione che l'Ucraina sconfiggerà "al cento per cento il nemico in questa guerra".
Sulla questione si esprime anche l'ex presidente ed attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che accusa ora Kiev di aver voluto provocare una "catastrofe ambientale" nel Mar Nero con l'attacco sferrato ad una petroliera russa, e lascia intendere che Mosca potrebbe lanciare ulteriori attacchi contro i porti ucraini in risposta agli attacchi alle navi nel Mar Nero. "Capiscono solo la crudeltà e la forza. Evidentente per loro gli attacchi su Izmail e Odessa non sono stati sufficienti", ha scritto su Telegram.
Varata nel 2014 e con una stazza di 5mila tonnellate, la petroliera Sig è sottoposta a sanzioni Usa dal 2019 per aver rifornito la Siria. I media russi riferiscono che la sala macchine è stata inondata, provocando un'inclinazione della petroliera. Citando il centro di coordinamento del soccorso marittimo di Novorossiysk, l'agenzia russa Tass afferma che due rimorchiatori stanno dando assistenza. A causa della minaccia di un attacco il traffico sul ponte che collega la Crimea al territorio russo è stato sospeso per circa tre ore.
La Marina ucraina ha intanto dichiarato che le acque di sei porti russi sul Mar Nero ricadono in un'area "a rischio guerra". Lo riporta l'account Twitter del Kyiv Independent, precisando che i sei porti russi in questione sono quelli di Anapa, Novorossiysk, Gelendzhik, Tuapse, Sochi e Taman.
Al fronte intanto, l'esercito russo ha conquistato l'insediamento di Novoselovskoye, situato nell'autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk in direzione di Kupyansk. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Tass.
Russian tanker “Sig” down.
— olexander scherba (@olex_scherba) August 5, 2023
Good job, boys! Keep it coming!#StandWithUkraine pic.twitter.com/QVZ0ssdiyy