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Trump, il test covid e le 7 telefonate top secret con Putin: le rivelazioni di Bob Woodward

Il leggendario giornalista che svelò lo scandalo 'Watergate' parla dei rapporti del Tycoon con il Cremlino nel nuovo libro 'War' in uscita il 15 ottobre. Ma il portavoce di Trump smentisce: "Tutto inventato"

Donald Trump e Vladimir Putin - Fotogramma
Donald Trump e Vladimir Putin - Fotogramma
08 ottobre 2024 | 17.55
LETTURA: 2 minuti

Donald Trump nel 2020 inviò segretamente a Vladimir Putin test per il covid, per suo uso personale. Lo svela Bob Woodward, leggendario giornalista dello scandalo Watergate, nel nuovo libro 'War' in uscita il 15 di questo mese, secondo quanto anticipa il Washington Post, ricordando che allora i test negli Stati Uniti erano merce scarsa. Era stato Putin, terrorizzato dal covid, a raccomandare a Trump di non pubblicizzare la spedizione. "Non voglio che tu lo dica a nessuno altrimenti la gente si arrabbierà con te, non con me", avrebbe detto Putin a Trump.

Da allora, la relazione personale fra i due è rimasta in vita. All'inizio del 2024, l'ex presidente americano, ora candidato alle elezioni del prossimo novembre, ha mandato via un collaboratore dal suo ufficio nella residenza di Mar-a-Lago, per poter parlare al telefono in privato con il leader russo. Sempre secondo la stessa fonte, il consigliere di Trump, l'ex presidente avrebbe parlato con Putin sette volte da quanto ha lasciato la Casa Bianca all'inizio del 2021.

"Trump peggio di Nixon"

Woodward conclude che Trump è un esponente politico peggiore di Richard Nixon, costretto a dimettersi in seguito allo scandalo delle registrazioni del Watergate portate alla luce dall'inchiesta di Woodward insieme al collega Carl Bernstein. "Trump è stato il presidente più impulsivo e spericolato della storia americana e dimostra lo stesso carattere come candidato presidente nel 2024", denuncia Woodward. La Russia aveva cercato di influenzare l'esito delle elezioni del 2016, in favore di Donald Trump, come aveva dimostrato l'inchiesta della Commissione intelligence del Senato nel 2020.

La smentita: "Storie inventate"

"Nessuna di queste storie inventate da Bob Woodward è vera". Così il portavoce della campagna di Donald Trump, Steven Cheung, liquida come totalmente infondate le rivelazioni contenute nel nuovo libro del leggendario giornalista del Watergate riguardo ai molteplici contatti telefonici che il tycoon avrebbe avuto con Vladimir Putin una volta lasciata la Casa Bianca.

Nel libro, intitolato "War" e di prossima pubblicazione, si rivela anche che Trump quando era ancora presidente nel 2020 inviò segretamente a Putin dei kit per il test del Covid, allora difficilmente reperibili in Russia. Per Cheung Woodward "è affetto da un debilitante caso di sindrome di follia da Trump".

Il portavoce ha poi affermato che l'ex presidente non ha concesso nessuna intervista al giornalista, come invece ha fatto per i suoi precedenti libri. Ed ha ricordato la causa da 50 milioni di dollari che Trump ha intentato contro Woodward per aver pubblicato le registrazioni delle interviste che gli aveva concesso tra il dicembre 2019 e l'agosto 2020, poi confluite nel libro "Rage" pubblicato nel 2020.

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