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Ultimatum di Peres: "Basta razzi o invadiamo Gaza". Abbas accusa: "E' un genocidio"

Il premier Netanyahu: "Hamas pagherà un caro prezzo per aver aperto il fuoco verso i cittadini israeliani". Martedì notte 160 raid sulla Striscia. Preso di mira dai razzi di Hamas il reattore di Dimona. Gaza a lutto, parla una cooperante italiana: "Qui si sperimenta la punizione collettiva"

Ultimatum di Peres:
09 luglio 2014 | 08.59
LETTURA: 3 minuti

Sale la tensione in Medio Oriente. Un'offensiva di terra su Gaza "potrebbe avvenire presto" se Hamas non fermerà il lancio di razzi. Lo ha detto il presidente israeliano Shimon Peres in un'intervista alla 'Cnn'. "Li abbiamo avvertiti. Gli abbiamo chiesto di fermarsi - ha detto Peres - abbiamo atteso un giorno, due giorni, tre giorni e hanno continuato e hanno sparso il loro fuoco su più zone di Israele".

"L'esercito è pronto per tutte le possibilità": poco prima era stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, citato dai media locali, a fare il punto dopo una riunione del gabinetto di Sicurezza. "Hamas - ha affermato - pagherà un caro prezzo per avere aperto il fuoco verso i cittadini israeliani. La sicurezza dei cittadini israeliani viene prima. L'operazione verrà estesa e continuerà finché le nostre città non verranno più attaccate e tornerà la calma".

Vittime palestinesi - Per il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), Israele sta commettendo un "genocidio" nella Striscia, dove il bilancio della 'Operazione confine protettivo' è ormai di 43 palestinesi morti. "E' un genocidio, l'uccisione di intere famiglie è un genocidio da parte di Israele contro il popolo palestinese" ha detto Abbas durante un incontro della leadership palestinese a Ramallah in Cisgiordania.

Intanto Hamas non cede: il sistema di difesa israeliano Iron Dome ha intercettato un razzo sui cieli di Dimona, mentre altri due ordigni sono caduti in aree disabitate. Lo riferiscono i media israeliani. Hamas ha rivendicato l'attacco, affermando che l'obiettivo è il reattore nucleare della città.

Nella notte di martedì l'esercito israeliano ha sferrato nuovi raid e nel secondo giorno dell'offensiva sono stati attaccati 160 obiettivi, mentre dall'inizio dell'operazione le Forze aeree e la Marina israeliane hanno attaccato 435 obiettivi. Secondo fonti militari di Israele sono 225 i razzi dalla Striscia dall’inizio dell’operazione partita lunedì notte, una quarantina dei quali è stata intercettata dal sistema di difesa Iron Dome.

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