Nell'ospedale vengono curati anche i soldati feriti
Un medico arrestato e sotto accusa per aver giurato fedeltà all'Is. Accade in Israele, in 'guerra' dall'attacco 7 ottobre. Una storia di cronaca raccontata dai media israeliani che inizia con l'arresto, circa un mese fa, di Muhammad Azzam, medico 34enne del Soroka Medical Center di Beersheba, nel sud di Israele, dove arrivano anche i soldati israeliani feriti mentre continua la campagna militare nella Striscia di Gaza, martellata da quel 7 ottobre dalle operazioni israeliane contro Hamas.
Originario di Nazareth, cittadino israeliano, Azzam è stato fermato dallo Shin Bet perché sospettato di legami con il sedicente Stato islamico, ricostruisce il sito di notizie Ynet. Adesso, si legge, è formalmente sotto accusa, anche perché lo Shin Bet ha trovato sul suo telefonino video dell'Is, anche di decapitazioni. Ma anche 'cartelle' con nomi che rimandano a "materiali esplosivi" e "preparazione di veleni", file con metodi per sferrare attacchi.
Shin Bet e Polizia fanno sapere in una nota congiunta di aver "scoperto che il sospettato ha giurato fedeltà all'Is e si è unito all'organizzazione terroristica". L'incriminazione risale all'8 agosto. Ad Azzam contestano di esser stato in qualche modo 'interessato' all'Is dal 2014, di aver letto da quell'anno - riporta il Jerusalem Post sulla base di informazioni confermate dal ministero della Giustizia - contenuti online legati all'Is. Era la fine del giugno 2014 quando il gruppo annunciava la nascita del "califfato".
E Azzam, secondo Ynet, avrebbe deciso di unirsi ai jihadisti dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele e di quel massacro avrebbe mandato video agli amici con commenti che non lascerebbero scampo alle interpretazioni. E l'11 dicembre, è ancora l'accusa, su WhatsApp avrebbe parlato con un suo amico di soldati israeliani feriti arrivati in ospedale. Anche in questo caso i suoi commenti sarebbero chiari. Una storia che lascia sconvolto il Soroka Medical Center.