Il presidente russo parla a festa nazionale: "Patriottismo e orgoglio uniscono la nostra società in modo ancora più forte"
"La Russia sta vivendo oggi un momento difficile", ha ammesso Vladimir Putin, sottolineando che "patriottismo e orgoglio uniscono la nostra società in modo ancora più forte e funzionano come sostegno affidabile per i nostri eroi che partecipano all'operazione militare speciale in Ucraina". "Questa festività - ha aggiunto parlando al Cremlino, in occasione di una cerimonia per il conferimento di premi e onorificenze in coincidenza con la Festa della Russia - segna l'inseparabilità della nostra storia di secoli e la grandezza e gloria della patria".
In realtà, molto più prosaicamente, il 12 giugno segna l'anniversario della dichiarazione di sovranità della Russia avvenuta nel 1990. Il 12 giugno dell'anno successivo, Boris Eltsin fu eletto Presidente, il primo Presidente eletto del Paese. Eltsin firmò un primo decreto nel 1994 per rendere la giornata festa nazionale per la giornata della Dichiarazione di sovranità, poi diventata giornata dell'Indipendenza e infine nel 2002, Putin Presidente, Giornata della Russia.
"Il governo russo militarizza i minori nei territori ucraini temporaneamente occupati". Lo ha denunciato il Commissario per i diritti umani dell'Ucraina, Dimitro Lubinets, accusando Mosca di "ignorare tutte le norme del diritto internazionale" e di "sfruttamento minorile".
"Sfortunatamente, l'Ucraina non ha accesso a tutte le informazioni, quindi non può supervisionare la protezione dei diritti dei minori nei territori occupati. Milioni di ucraini, tra cui migliaia di bambini, sono fuori dal quadro giudiziario", ha affermato Lubinets, che ha poi esortato la comunità internazionale a condannare le azioni della Russia. "Chiedo di sostenere la formula di pace per l'Ucraina per proteggere i nostri bambini e il loro diritto ad avere un'infanzia felice e libera in uno Stato indipendente", ha scritto il Commissario sul suo account Telegram.