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Russia, Lavrov: "Pronti a negoziati con Ucraina, Usa sono in guerra"

"Washington ci sta facendo la guerra. Chiediamo la fine delle sanzioni"

Ministro degli Esteri Sergei Lavrov all'Assemblea generale delle Nazioni Unite (Afp)
Ministro degli Esteri Sergei Lavrov all'Assemblea generale delle Nazioni Unite (Afp)
23 settembre 2023 | 18.36
LETTURA: 4 minuti

La Russia è pronta per i negoziati sull'Ucraina, ma non prenderà in considerazione alcuna proposta per il cessate il fuoco. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa dopo l'intervento ala 78esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

"Sì, siamo pronti per i negoziati'' sull'Ucraina, ha detto Lavrov, aggiungendo che ''non prenderemo in considerazione alcuna proposta per un cessate il fuoco. Perché una volta che lo abbiamo considerato, ci avete ingannato".

''Gli Stati Uniti sono direttamente in guerra con la Russia", ha aggiunto rispondendo ad una domanda sul ruolo di Washington. ''Puoi dirla come vuoi, ma sono direttamente in guerra con noi. Possiamo chiamarla una guerra ibrida, ma ciò non cambia la realtà'', ha detto Lavrov nel corso di una conferenza stampa a New York. ''Sono effettivamente impegnati nelle ostilità con noi, usando gli ucraini'', ha aggiunto. Il ministro degli Esteri russo ha affermato che gli Stati Uniti, il Regno Unito e molti altri paesi stanno ''facendo guerra'' alla Russia e sono impegnati in ostilità contro il Paese.

La ''formula di pace'', elaborata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la risoluzione della crisi in Ucraina, dice Lavrov, è ''assolutamente irrealizzabile e tutti lo sanno''. ''L'Occidente sta cercando di risolvere con proprie regole conflitti in altre zone, ad esempio in Medioriente - aggiunge -. I palestinesi stanno aspettando da anni ciò che gli è stato promesso, ma gli americani stanno monopolizzando processo di mediazione''. ''Chiedo a tutti i paesi responsabili di fare in modo che ci siano le condizioni per questo negoziato - ha aggiunto -. Gli Stati della Lega Araba stanno tornando alle trattative e di questo siamo molto felici''.

Le sanzioni

''Chiediamo la cessazione delle sanzioni e dell'embargo economico disumano'', allargando la richiesta anche per Cuba da "liberare dall'embargo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov intervenendo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti devono abbandonare "le politiche di soffocamento economico''. Lavrov ha, poi, citato le ''sanzioni sulla Siria, che hanno messo in pericolo lo sviluppo", aggiungendo che ''tutte queste misure vengono usate come armi dalle potenze occidentali''.

"Mosca non ruba i bambini"

La Russia ''non ruba i bambini'' dall'Ucraina, ''i loro parenti possono venire a prenderli quando vogliono, nessuno li ferma'', dice, accusando ''l'Occidente di costruire un impero di bugie''. Il capo della diplomazia russa ha aggiunto che Mosca ''non nasconde i nomi e le località dei bambini ucraini in Russia a causa del conflitto''.

L'alleanza con la Cina

Gli Stati Uniti cercano di concludere alleanze militari contro la Cina e la Russia ma, avverte, ''la partnership tra Pechino e Mosca si è rafforzata''. ''Politiche sempre più aggressive da parte dell'Occidente portano a una frammentazione del mondo in tanti blocchi ostili'' che ''non vogliono negoziare per rendere più equo il resto del mondo e il processo con cui si prendono decisioni''. ''Lo sviluppo non deve più dipendere dai poteri coloniali'', ha concluso Lavrov, sostenendo che ''i Paesi in via di sviluppo sono pronti a negoziare''.

Il grano e l'Africa

''La Commissione europea potrebbe acquistare il grano in eccesso dall’Ucraina e inviarlo in Africa'' propone il ministro degli Esteri russo. Il capo della diplomazia di Mosca ha aggiunto che il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sta cercando ''modi artificiali per aggirare'' le sanzioni contro la Russia per ripristinare l’accordo sul grano, ma ''capisce che non può fare nulla''.

Il viaggio

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si recherà a Pyongyang, in Corea del Nord, a ottobre. Lo ha annunciato lo stesso Lavrov spiegando che avvierà ulteriori negoziati a seguito degli accordi raggiunti dal presidente russo Vladimir Putin e dal leader nordcoreano Kim Jong-un.

La pace a Nagorno

Le forze russe faranno del loro meglio per contribuire a stabilire una situazione pacifica nel Nagorno-Karabakh. ''Ora che i leader di Yerevan e Baku hanno risolto la questione del riconoscimento reciproco della sovranità dei due Paesi, è giunto il momento per una vita pacifica, per la sua instaurazione, per rafforzare la fiducia'', ha detto il capo della diplomazia di Mosca. ''Il contingente russo di mantenimento della pace contribuirà in ogni modo possibile a questo” conclude Lavrov.

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