"C'è un procedimento in corso" e occorre aspettarne l'esito, sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue
Le "notizie" a proposito dell'indagine sulla presunta corruzione di eurodeputati e assistenti parlamentari ad opera del Qatar sono "molto, molto preoccupanti", ma "c'è un procedimento in corso" e occorre aspettarne l'esito. In ogni caso si tratta di accuse "molto, molto gravi". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Borrell, socialista spagnolo del Psoe, è stato presidente del Parlamento Europeo dal 2004 al 2007.
Per la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock è in gioco "la credibilità dell'Europa" e devono esserci "conseguenze". I fatti devono essere chiariti, "non vedevamo una cosa simile da molto tempo".
A chi gli chiede se si attenda che l'indagine condotta dalla magistratura belga si allarghi ad altre persone, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, risponde: "Non faccio il magistrato né il poliziotto. Mi auguro che le indagini si fermino alle persone che sono state coinvolte, che già hanno provocato un danno di immagine alle istituzioni europee".
Il Parlamento Europeo "è vittima del comportamento criminoso, se sarà accertato dai magistrati, di alcune persone, non è protagonista" sottolinea Tajani. "Bene ha fatto la presidente Roberta Metsola a intervenire subito per difendere la dignità e il ruolo dell'istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini. Bene ha fatto a intervenire immediatamente, favorendo il corso della giustizia", conclude.