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Dazi, la Casa Bianca conferma: "Dal 9 aprile tariffe al 104% per la Cina"

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt: "Pechino deve fare un accordo con gli Usa, se lo farà Trump sarà gentile". E aggiunge: "Settanta Paesi hanno chiesto di negoziare con gli Usa, Trump è disponibile"

Donald Trump - Ipa
Donald Trump - Ipa
08 aprile 2025 | 19.29
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Gli Stati Uniti applicheranno dazi al 104% contro la Cina dal 9 aprile dal momento che Pechino, contrariamente a quanto richiesto dal presidente Donald Trump, non ha ritirato le sue contromisure. Lo ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, nel briefing con i media.

"Il presidente rimane convinto che la Cina debba fare un accordo commerciale con gli Stati Uniti e che sia un errore rispondere ai dazi introdotti dagli Usa con analoghe misure", ha spiegato la portavoce. "Trump sarà incredibilmente gentile se la Cina sarà disponibile a negoziare", ha aggiunto.

Il premier cinese Li Qiang aveva fatto sapere oggi che al Paese non mancano gli "strumenti" necessari per far fronte alle turbolenze economiche. "Le politiche macroeconomiche della Cina di quest'anno tengono pienamente conto delle varie incertezze" e Pechino "dispone anche di una riserva sufficiente di strumenti politici", aveva affermato Li, stando a quanto riportato dai media ufficiali locali, durante il colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. La Repubblica Popolare, aveva detto, "è perfettamente in grado di cautelarsi dagli effetti esterni negativi" ed è "pienamente fiduciosa" sulla possibilità di "mantenere uno sviluppo economico sostenuto e sano".

Trump e gli accordi su misura

Trump, ha spiegato Leavitt, ha dato istruzioni al suo team per il commercio di fare accordi "su misura" con i Paesi che vogliono negoziare, dopo l'annuncio sui dazi della scorsa settimana. "L'intera amministrazione ha sempre detto che il presidente Trump è disponibile ad alzare il telefono e parlare. Questa mattina il presidente ha incontrato il suo team per il commercio e ha indicato loro di fare accordi commerciali su misura con ogni singolo Paese che chiama questa amministrazione per concludere un accordo", ha detto la portavoce.

Sono 70 i Paesi nel mondo che hanno chiesto agli Stati Uniti di negoziare sui nuovi dazi introdotti da Trump, ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, assicurando la disponibilità del Presidente e del suo team a parlare con i diversi Paesi, a rispondere alle loro telefonate, dato per "non negoziabile" il principio di risolvere il disavanzo commerciale che ha messo il Paese in crisi per "offrire benefici ai lavoratori americani". "I dazi sono un aumento delle tasse per i Paesi stranieri e un taglio delle tasse per gli americani", ha sottolineato.

Il "modello Israele"

Leavitt ha anche portato ad esempio per gli altri Paesi l'approccio di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano, nel corso dell'incontro di lunedì alla Casa Bianca ha promesso che Israele eliminerà "immediatamente il deficit commerciale con l'America e le barriere commerciali. L'approccio proattivo di Israele dovrebbe essere preso dagli altri Paesi a modello".

I colloqui con l'Iran

La Casa Bianca ha ribadito che i colloqui in programma sabato in Oman con l'Iran sul suo programma nucleare saranno "diretti". "Per quanto riguarda l'Iran, il presidente ha reimposto sanzioni paralizzanti al regime iraniano e ha chiarito molto bene all'Iran che hanno una scelta da fare. Possono raggiungere un accordo con il presidente. "Possono negoziare o pagheranno con l'inferno", ha concluso la portavoce.

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