E' quanto afferma un funzionario del Qatar in una dichiarazione inviata per e-mail a Politico Eu
"Lo Stato del Qatar respinge categoricamente ogni tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta". E' quanto afferma un funzionario del Qatar in una dichiarazione inviata per e-mail a Politico Eu, in merito allo scandalo di presunta corruzione del Qatar che ha coinvolto l'Europarlamento.
Si deciderà oggi, nell'ufficio della Procura di Bruxelles, se le 5 persone fermate venerdì per l'inchiesta della magistratura belga su un'organizzazione criminale infiltrata nel Parlamento europeo e sospettata di ingerenza nella politica Ue e di corruzione da parte del Qatar rimarranno detenute o saranno rilasciate. La decisione se tramutare i fermi in arresti deve infatti "essere presa entro 48 ore, ai termini di legge. Può dunque essere attesa di qui a domani", confermava ieri un portavoce della Procura. Tra i sospettati fermati, la vicepresidente greca del Parlamento Europeo Eva Kaili, il compagno, oltre all'ex europarlamentare italiano del gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) Antonio Panzeri e il segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) Luca Visentini.