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Produttori di farmaci Ue, con Grexit fornitura a rischio

Ore decisive per la Grecia

Produttori di farmaci Ue, con Grexit fornitura a rischio
30 giugno 2015 | 15.29
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L'accaparramento di medicinali segnalato in questi giorni dalle farmacie elleniche potrebbe rivelarsi utile. In caso di 'Grexit', "lo scenario peggiore", anche la fornitura di farmaci alla Grecia potrebbe essere in pericolo "e questo creerebbe un rischio per la salute pubblica". A testimoniarlo è una preoccupata missiva scritta dal direttore generale dell'Efpia (associazione che riunisce i produttori di farmaci europei), Richard Bergstrom, al commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis. L'associazione non nasconde le proprie "preoccupazioni" su ciò che potrebbe accadere al settore farmaceutico ellenico nell'eventualità che la Grecia non raggiunga un accordo con i creditori.

"Nello scenario peggiore di Grexit - si legge - crediamo che l'integrità della catena di fornitura dei farmaci possa essere in pericolo, cosa che creerebbe un rischio per la salute pubblica. Crediamo dunque che sia prudente e responsabile assicurare un dialogo tra la Commissione e le industrie farmaceutiche su piani concreti di emergenza".

Ci sono due categorie di insidie che potrebbero compromettere la fornitura di medicinali, sempre in caso di Grexit. Le prime sono legate al collasso tecnico delle infrastrutture di supporto alle transazioni, all'incertezza sulla validità dei contratti e dunque ai dubbi sulle possibilità di pagamento, legati anche al fatto che la catena delle forniture dei medicinali ellenica è "molto più frammentata che in altri Paesi Ue".

Ma gli industriali del farmaco puntano anche il dito contro un possibile aumento dell'export parallelo, "che potrebbe causare carenze" di medicinali. Un fenomeno normale, quello delle esportazioni parallele, che potrebbe però con l'uscita dall'euro moltiplicarsi e compromettere la disponibilità di medicine nel Paese. Le aziende sottolineano la necessità di dialogo, di piani mirati e concordati per gestire al meglio a situazione.

"Oltre alla necessità imperativa di assicurare l'accesso ai farmaci ai pazienti n Grecia, è importante che le conseguenze economiche sui legittimi interessi commerciali delle compagnie farmaceutiche siano ridotte al minimo".

In ballo anche la questione del futuro prezzo dei farmaci in una Grecia fuori dall'euro e l'adattamento alla nuova moneta. Insomma, per l'Efpia i problemi sul tavolo sono molti, e occorre un incontro per trovare soluzioni.

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