60 anni, ha già condannato la Trump Organization per frode fiscale
"Mi odia!". Così Donald Trump ha detto di Juan Merchan, il giudice della Corte Suprema di New York, che da oggi presiede il suo processo per il caso Stormy Daniels. In effetti, non è la prima volta che Trump incontra nel suo cammino il giudice, nato 60 anni fa in Colombia e migrato a 6 anni a New York dove è stato il primo della famiglia ad andare all'università, lavorando per potersi pagare gli studi.
Merchan nei mesi scorsi ha condannato Allen Weisselberg, amico di Trump e Cfo della sua società, nell'ambito di un processo per frode fiscale della Trump Organization. E ha presieduto il processo di un altro caro amico e consigliere dell'ex presidente, Steven Bannon, accusato di aver frodato i tanti che avevano versato soldi al suo fondo per finanziare il Muro di Trump.
Descritto da chi lo conosce come "severo" ma giusto, prima di essere nominato giudice nel 2006 dall'allora sindaco repubblicano Michael Bloomberg, Merchan nel 1994 ha iniziato la sua carriera legale come procuratore nell'ufficio del district attorney di Manhattan. Sette anni dopo si era spostato nell'ufficio del procuratore generale di New York.
Il caso Trump gli è stato affidato nell'ambito della rotazione con cui vengono assegnati i giudici ai grand jury ed ai processi che scaturiscono dalle loro decisioni. Ha seguito diversi casi di reati finanziari, ma viene apprezzato anche per essersi impegnato per la creazione della Manhattan Mental Health Court, in cui si dà la possibilità a imputati con problemi di disagio mentale sottoporsi a cure e trattamenti, con una supervisione, invece di scontare pene.