I consigli dell'ex premier ucraino al leader della Lega, intenzionato a recarsi a Mosca
L'ex premier ucraino Petro Poroshenko consiglia al leader della Lega Matteo Salvini, intenzionato a recarsi a Mosca, di "non fidarsi" di Vladimir Putin, che "ci vuole tutti morti", e di non "averne paura". Alla domanda se ritenga che sia una buona idea per Salvini andare a parlare con il presidente della Federazione Russa, Poroshenko, a margine del congresso del Ppe a Rotterdam, risponde che "non c'è nulla di cui dobbiamo parlare con Putin, perché ci vuole tutti morti. E noi vogliamo sopravvivere: qual è il compromesso? Essere mezzi morti?".
Putin, aggiunge Poroshenko, "vuole distruggere il nostro Paese e cancellarlo dalle carte geografiche. E noi vogliamo avere l'Ucraina, che ha mille anni di storia. Dov'è lo spazio per un compromesso? Putin vuole la nostra terra, e noi diciamo che l'integrità territoriale dell'Ucraina non è materia di compromessi. Forse Salvini sa qualcosa, ma, se vuole chiedere come negoziare con Putin, gli dò due consigli".
Anche il premier Mario Draghi parla con il presidente russo: "Draghi è una cosa completamente diversa", risponde il politico ucraino. E riprende: "Primo consiglio: non ti fidare di Putin. Non mantiene mai la parola. Mi ha promesso molte volte che avrebbe liberato gli ostaggi, sciolto le formazioni armate, concesso corridoi umanitari, ritirare gli armamenti. Non è mai successo nulla di tutto questo. Secondo consiglio, non solo a Salvini. Non avere paura di Putin. Perché, se lo temi, Putin andrà fino al punto al quale tu, Salvini, gli permetterai di andare. Non farlo", sottolinea.
In Ucraina "vogliamo essere fuori dall'impero russo e tornare alla famiglia europea. Grazie al supporto del Ppe, al supporto della Polonia e al sostegno dell'Italia, perché Mario Draghi ha fatto una grande dichiarazione sul sostegno allo status" dell'Ucraina come Paese candidato ad entrare nell'Ue, dice ancora l'ex premier ucraino a margine del congresso del Ppe a Rotterdam.
"E' una decisione decisiva per il popolo ucraino - continua Poroshenko - non ho dubbi che vinceremo la battaglia aumentare i sostegni diminuirà le vittime ucraine e il tempo per arrivare alla vittoria. La Russia si aspettava che la gente in Europa si stancasse dopo due o tre settimane".
"Sono passati tre mesi e sono molto lieto che il popolo polacco, il governo polacco e l'opposizione polacca abbiano svolto un ruolo eccezionale. Tutti capiscono che il futuro della Polonia e dell'Europa viene deciso in Ucraina. La nostra richiesta di adesione è sigillata con il sangue di migliaia di ucraini uccisi", conclude.