Raccoglie tutto il materiale reso pubblico finora
Il Pentagono apre un archivio on line sugli Ufo. A darne notizia è l'Nbcnews, spiegando come contenga documenti, foto e video inediti, oltre a ricevere segnalazioni. Si tratta del risultato del lavoro del nuovo ufficio americano All Domain Anomaly Resolution Office (Aaro), creato in collaborazione con le Agenzie federali statunitensi. "Siamo per la massima trasparenza" ha detto il generale Pat Ryder, spiegando come sul sito si possano vedere tutti i documenti e il materiale, desecretato finora. "Si potranno fare anche domande a cui cercheremo di rispondere per quanto possibile" aggiunge Ryder presentando il sito. L’agenzia di intelligence ha pubblicato il suo primo rapporto sugli Ufo nel 2021. Ha esaminato 144 casi segnalati, ma in molti casi, specificano dal Pentagono si trattava di "droni o palloni aerostatici".
"Sul sito web lanciato dal Pentagono vanno a finire solo banali file desecretati, ovvero ciò che all’Intelligence non serve più in quanto non di interesse della Difesa nazionale" ha detto all'Adnkronos la nota ufologa Francesca Bittarello. "La parola 'file desecretati' fa la differenza: significa che ciò che invece potrebbe essere un reale pericolo per la sicurezza nazionale vuoi a causa di potenze straniere o entità non terrestri rimane ben blindato e secretato e studiato in gran segreto". "In Italia un sistema simile esiste già, ed è gestito dall'arma dei carabinieri, che fa sì che le segnalazioni dei cittadini vengano inoltrate al Reparto Generale della Sicurezza che si occupa delle segnalazioni di questi avvistamenti dal 1978" dice all'Adnkronos Vladimiro Bibolotti, ufologo e presidente del Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati, commentando la svolta del Pentagono. "Tra l'altro noi italiani siamo i detentori di un piccolo record: siamo stati i primi a raccogliere e classificare questi avvistamenti, un lavoro iniziato nel 2002 che ci ha permesso anche di avere un database autorevole su un fenomeno sul quale in molti sono scettici" conclude Bibolotti.