Recep Tayyp Erdogan sarà negli Stati Uniti ospite di Donald Trump il 13 novembre prossimo, ha reso noto lo stesso presidente americano in un tweet in cui sottolinea come "la Turchia sia un alleato della Nato importante e con buona reputazione". "In tanti dimenticano con opportunismo che la Turchia è un grande partner commerciale degli Stati Uniti, costruisce (anche, ndr) i telai in acciaio degli F-35" , ha precisato Trump.
"E' anche un paese con cui è facile trovare accordi, che mi aiuta a salvare vite nella provincia (siriana, ndr) di Idlib, e che ha consentito il rimpatrio, e in ottima salute, del pastore Andrew Brunson, che aveva di fronte a sé ancora da scontare molti anni di prigione". (In realtà, lo scorso anno, il pastore evangelico Brunson, arrestato dopo il fallito golpe contro Erdogan, era stato condannato a tre anni e 45 giorni, già scontati, dal tribunale di Smirne. Nello stesso giorno, era stata ordinata la revoca degli arresti domiciliari e del divieto di viaggio a carico di Brunson che aveva quindi immediatamente lasciato la Turchia, a bordo di un aereo militare Usa, diretto in patria, ndr).
Gli Stati Uniti "stanno lasciando la Siria", aveva scritto Trump oggi, asserendo che gli Usa "non abbandonano i curdi". "La Turchia ha già una forte popolazione curda e comprende pienamente che, mentre avevamo solo 50 soldati rimasti in quella sezione della Siria, e sono già stati portati via, qualsiasi azione di combattimento non provocata e non necessaria da parte della Turchia sarà devastante per la loro economia e per la loro economia molto fragile", Domenica Trump ed Erdogan hanno parlato al telefono, concordando la visita a Washington a novembre, aveva detto la presidenza turca.