L'ambasciatore russo Anatoly Antonov insiste sulla necessità di un'inchiesta e allude chiaramente a responsabilità di parte americana. Cremlino: "Atto di terrorismo"
Mosca rilancia le accuse a Washington per il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. In alcune dichiarazioni affidate alla Tass, l'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, insiste sulla necessità di un'inchiesta per chiarire i fatti e allude chiaramente a responsabilità di parte americana. "Registriamo i tentativi di alcuni legislatori americani di incolpare la Russia degli incidenti che sono sopravvenuti ai gasdotti NordStream 1 e 2", afferma. "Forse hanno una vista migliore dall'alto di Capitol Hil. Ma se questo è il caso devono anche aver visto appena il giorno prima le attività delle navi da guerra americane esattamente sul luogo della rottura dell'infrastruttura russa. O notato droni ed elicotteri che sorvolavano la zona. O osservato le esercitazioni americane subacquee con esplosivi condotte nella stessa zona qualche tempo fa. E poi devono aver ricordato la promessa del presidente Biden di 'mettere fine' al progetto del NordStream 2".
"Quello che a noi sembra ovvio è che chi riflette sull'incidente sembra dimenticare di porsi la domanda principale: a chi giova la rottura degli oleodotti? La risposta è davanti agli occhi", sottolinea l'ambasciata per la quale non tollerando da tempo gli scambi commerciali decennali nel settore dell'energia tra Mosca e l'Europa, gli strateghi di Washington, "incapaci di offrire un'alternativa decente in materia di forniture affidabili e, non meno importante, a basso costo, di gas, gli Stati Uniti hanno deciso di far da parte la Russia come concorrente utilizzando metodi e sanzioni non di mercato".
"Da parte nostra - aggiunge - insistiamo sulla necessità di un esame completo e obiettivo delle circostanze degli attacchi senza precedenti agli oleodotti russi. Per discutere di questo problema, la Federazione russa convocherà una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
''Un atto di terrorismo''. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato in conferenza stampa dei danni subiti dal gasdotto Nord Stream e alla conseguente perdita di gas. ''E' davvero molto difficile immaginare che un simile atto terroristico possa avvenire senza il coinvolgimento di uno Stato'', ha affermato Peskov. ''Si tratta di una situazione estremamente pericolosa che richiede un'indagine urgente'' e la ''collaborazione tra vari Paesi'', ha proseguito.