Secondo i servizi di intelligence russi "sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale"
La Russia possiede "materiali" che dimostrerebbero un coinvolgimento dell'Occidente nelle esplosioni che hanno provocato una fuoriuscita di gas da Nord Stream 1 e 2. Lo ha dichiarato il capo dei servizi d'intelligence esterni russi (Svr), Sergei Naryshkin, citato dall'agenzia Tass.
"Abbiamo già alcuni materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione di questo atto terroristico", ha affermato. Naryshkin ha sottolineato che l'Occidente "sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale".
E' "molto probabile" che le falle nei gasdotti transbaltici Nord Stream 1 e 2 siano state prodotte "deliberatamente" ed è "molto improbabile che siano opera di soggetti diversi da uno Stato", dato che "non sono state rilevate in anticipo". Così il ministro svedese dell'Energia Khashayar Farmanbar, a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles. L'episodio "deve essere visto nell'ambito dell'attuale situazione sotto il profilo della sicurezza", aggiunge. Ora, conclude, "dovremo indagare bene su quello che è successo".
Solo una volta che sarà "completata" l'indagine sulla natura delle esplosioni sarà possibile "determinare con certezza cosa sia successo". A dichiararlo il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, dopo un bilaterale alle Hawaii con il suo omologo filippino, Jose Faustino Jr.
Secondo quanto riferito dalla Cnn, Austin - che nelle scorse ore ha parlato con il ministro della Difesa danese Morten Bodskov - ha dichiarato di aver offerto al governo di Copenaghen "tutta l'assistenza che gli Stati Uniti possono fornire".
"Fino a quando non avremo ulteriori informazioni o saremo in grado di fare ulteriori analisi, non speculeremo su chi potrebbe essere stato il responsabile", ha aggiunto il segretario alla Difesa.