
Il Pontefice era senza naselli per l'ossigeno. Ai giornalisti che gli hanno chiesto come vivrà la Pasqua, ha risposto: "Come posso"
Papa Francesco ha visitato oggi, poco prima delle 15, il carcere romano di Regina Coeli e all'uscita ha risposto con una voce flebilissima ai giornalisti che gli chiedevano come vivrà la Pasqua: "Come posso". Il Papa desiderava trascorrere il Giovedì Santo coi detenuti, come ha sempre fatto dall’inizio del pontificato. Pur non potendo fare la lavanda dei piedi - come ha detto lui stesso ai circa settanta detenuti del carcere romano di Regina Coeli - voleva fare sentire loro la sua vicinanza. E così ha fatto.
La visita non è stata ufficializzata dal Vaticano fino al momento in cui era in corso: dipendeva dalle condizioni di salute del Pontefice, che sta vivendo la convalescenza a Santa Marta dopo un ricovero di trentotto giorni al Gemelli, dal parere dei medici e dalle condizioni meteo.
Nel primo pomeriggio, a bordo di una Cinquecento bianca coi vetri oscurati, è entrato nel penitenziario romano a due passi dal Vaticano, dove era già stato nel 2018, per uscirne dopo una mezz’ora. Bergoglio non ha celebrato la messa come era solito fare e ha pronunciato poche parole.
Si è presentato senza naselli per l'ossigeno, per una preghiera in occasione del Giovedì Santo. Accolto dal Direttore del Carcere, Claudia Clementi, e dal personale, ha raggiunto la Rotonda principale, dove ha incontrato circa 70 detenuti, di varie nazionalità, che partecipano regolarmente alle attività e alle catechesi organizzate dal Cappellano dell’Istituto. Dopo un breve saluto da parte del Direttore, che ha riportato la gratitudine dell’intera comunità per la visita, Papa Francesco ha espresso il suo desiderio di essere presente tra i detenuti.
"A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, in carcere". E ha aggiunto: "Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi. Prego per voi e per le vostre famiglie". Al termine di un momento di preghiera, il Papa ha salutato individualmente ciascuno dei detenuti nella Rotonda. Infine, ha rivolto nuovamente la parola ai presenti per pregare insieme il Padre Nostro e impartire loro la sua benedizione. All'uscita, parlando con i giornalisti, il pontefice ha detto: "Ogni volta che entro in un posto come questo mi domando perché loro e non io?".
Per il Santo Padre si è trattata di una nuova uscita durante la convalescenza a Casa Santa Marta, dopo le recenti sorprese in piazza San Pietro ai fedeli.
"Era da molto tempo che non lo vedevo, ha il volto molto molto provato", ha detto padre Vittorio Trani, cappellano del carcere romano di Regina Coeli, al termine della visita. Trani ha raccontando che i detenuti hanno accolto il Papa con un'ovazione: "La parola che più rimbalzava era libertà". Il Papa, ha spiegato ancora il cappellano, è rimasto sulla sedia a rotelle tutto il tempo e ha pronunciato poche parole durante la visita: "Ragazzi, tanti auguri per la Pasqua. Sono qui con gioia". Poi hanno pregato tutti insieme il Padre Nostro."Ma la cosa bella - ha spiegato - è il gesto straordinario di vicinanza per questo mondo di difficoltà per tutti. Bello questo gesto, segno di vicinanza e speranza".
Bergoglio non aveva i naselli per l'ossigeno "ma si vedeva che ha un momento molto delicato di salute". "Vedere questa persona di questa età, provata dalla malattia, avere il coraggio di lasciare il Vaticano e venire in carcere è una cosa commovente", ha aggiunto il cappellano.