Al momento è solo un'apertura. Un'ipotesi che se dovesse diventare realtà potrebbe rivoluzionare i pagamenti cash. Si tratta dell'abolizione totale dei limiti all'uso del contante, suggerita oggi dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Parlando dal palco dell'assemblea Confesercenti, il vicepremier ha detto: "Fosse per me non ci dovrebbe essere alcun limite alla spesa con denaro contante".
LA REAZIONE DEL PD - Parole che hanno provocato la reazione del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, che ha scongiurato un simile scenario. "C'è sempre stata una ragione quando si è discusso di porre dei tetti all'uso del contante - ha detto Martina - soprattutto per combattere un pezzo importante dell'evasione. Credo che l'Italia farebbe un errore clamoroso a fare dei passi indietro su questi fronti".
COSA PREVEDE LA LEGGE - La soglia per i pagamenti in contante è fissata a 3mila euro. La novità è stata introdotta dal decreto legislativo 90/2017 per le norme antiriciclaggio e riguardano anche assegni e libretti. E' vietato trasferire denaro contante o titoli al portatore, ad esempio assegni senza indicazione del beneficiario, tra privati senza avvalersi dei soggetti autorizzati come le banche, per importi pari o superiori a 3mila euro.
Per importi superiori è necessario quindi utilizzare metodi che garantiscano in qualche modo la tracciabilità della somma. Quanto agli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a mille euro, questi devono riportare, oltre a data e luogo di emissione, importo e firma, anche l'indicazione del beneficiario e la clausola "non trasferibile". In caso di violazioni della soglia dei contanti e degli assegni (come la mancata indicazione della clausola 'non trasferibile') la sanzione varia da 3mila a 50mila euro.