Miss Sudafrica, Lalela Mswane, si accontenti del titolo conquistato. E rinunci, boicottando l'evento, a partecipare a Miss Universo, che quest'anno si svolge il 12 dicembre a Elat. Questo l'appello che il governo del Sudafrica ha rivolto alla ''sua più bella'', incoraggiata a non concorrere in Israele ''per le sue atrocità commesse ai danni dei palestinesi''. Un invito rivolto a Lalela anche dal partito di governo del Sudafrica, l'African National Congress, che ha invitato gli organizzatori del concorso sudafricano a scoraggiare Mswane dal partecipare in Israele, che per la prima volta ospita l'evento.
"Si è rivelato difficile convincere gli organizzatori del concorso di Miss Sudafrica a riconsiderare la loro decisione di partecipare all'evento Miss Universo", ha dichiarato il ministero delle Arti e della cultura del Sudafrica in una nota. Un concorso di bellezza ''non è un evento politico'', hanno risposto gli organizzatori del concorso in Sudafrica alle pressioni del governo. ''Sappiamo tutti che il boicottaggio non sarà il modo in cui faremo la differenza, non credo che non partecipare e non andare in quel Paese, facendo sentire la propria voce, sia davvero la cosa giusta", ha detto Stephanie Weil, Ceo del concorso Miss Sudafrica, citata da Eye Witness News.
Convinte della loro partecipazione all'evento che si svolge in Israele sono la Miss degli Emirati Arabi Uniti e quella del Marocco, che per la prima volta da decenni parteciperanno al concorso. I due Paesi hanno firmato accordi per la normalizzazione dei rapporti con Israele durante l'Amministrazione Trump.