Il sito di notizie israeliano Globes rivela: il danneggiamento dei cavi è stato causa di una grave interruzione delle comunicazioni. I miliziani accusano Usa e Gb: "Vittime civili nei raid in Yemen"
Quattro cavi di comunicazione sottomarini tra Arabia Saudita e Gibuti sono stati messi fuori uso negli ultimi mesi, presumibilmente a seguito degli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. Lo rivela il sito di notizie israeliano Globes. Il danneggiamento dei cavi, che si ritiene appartengano ai sistemi Aae-1, Seacom, Eig e Tgn, è stato causa di una grave interruzione delle comunicazioni tra Europa e Asia.
Intanto continuano gli attacchi. Oggi il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha affermato in un tweet che gli Houthi hanno lanciato un missile balistico antinave che probabilmente mirava a colpire la Mv Torm Thor, ma hanno mancato la petroliera battente bandiera americana nel Golfo di Aden. Il Centcom ha spiegato che il missile è stato lanciato lo scorso 24 febbraio finendo in mare senza causare né feriti né danni.
Gli Houthi dello Yemen hanno accusato le forze Usa e britanniche di aver preso di mira "cittadini e beni dei civili" nel Paese arabo. Un "cittadino" è morto e altre otto persone sono rimaste ferite negli ultimi raid angloamericani, hanno denunciato nelle ultime ore attraverso l'agenzia di stampa Saba dopo che le forze Usa e britanniche hanno confermato operazioni scattate la notte del 24 febbraio contro 18 obiettivi degli Houthi nel Paese arabo.
"I raid dell'aggressione angloamericana contro il distretto di Maqbanah, nel governatorato di Taiz, hanno provocato la morte di un cittadino e il ferimento di altre sei persone", ha riferito l'agenzia Saba citando un comunicato del ministero della Salute controllato dagli Houthi che nel settembre del 2014 presero il controllo della capitale yemenita Sana'a. Altri due "cittadini", secondo quanto riferito, sono rimasti feriti in raid contro il quartiere di al-Nahda a Sana'a.