Il presidente ucraino incontra Von der Leyen e Borrell a Kiev: "Per favore continuate ad aiutarci con le sanzioni"
L'ultimo pacchetto di sanzioni varate contro la Russia dall'Ue ancora "non è abbastanza". A dichiararlo è stato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, dopo l'incontro con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell a Kiev. "Per fare pressione sulla Russia è necessario un embargo totale sul petrolio e gas", ha detto il presidente ucraino, sottolineando che "l'export energetico è quello che assicura la maggior parte dei profitti e permette alla dirigenza russa di credere di non essere puniti". Inoltre "bisogna disconnettere dal sistema globale finanziario tutte le banche russe. Non solo alcune banche ma tutto il sistema bancario russo. Non può essere che la più grande minaccia mondiale trovi i modi per arricchirsi".
Per Zelensky "in alcuni paesi dell'Occidente c'è chi agisce in modo troppo leggero nei confronti della Russia. Sappiamo chi cerca sempre di alleggerire le proposte di sanzioni. Facciamo di tutto affinché in Europa si capisca che bisognerà introdurre delle sanzioni contro la Russia veramente pesanti".
"Vorrei ringraziare il mondo intero, l'Ue, Ursula Von der Leyen personalmente per il quinto pacchetto di sanzioni ma credo che non sia abbastanza", ha dichiarato, parlando a Kiev accanto a Von der Leyen e Borrell. "Perché i russi ci hanno portato via molto, territori, persone". "Se l'Ucraina può riprendersi i territori", non può però "riportare le persone in vita". "Per favore continuate ad aiutarci con le sanzioni", ha affermato Zelensky.
In un video su Telegram, Zelensky ha poi ricordato che "questa mattina è stato attaccata la stazione ferroviaria di Kramatorsk. Ci sono oltre 50 morti tra cui 5 bambini. Ci sono ancora decine di feriti gravi. Questo è un altro crimine della Russia e tutti coloro che sono coinvolti in questo attacco verranno puniti". "Molti paesi del mondo hanno già condannato l'attacco di Kramatorsk. Aspettiamo una reazione decisa e globale a questo nuovo crimine di guerra che arriva dopo la strage a Bucha. Anche questo attacco sarà da imputare alla Russia dinnanzi al Tribunale internazionale".