Cremlino mette in guardia sulla fornitura di armi letali a Kiev. Scattano sanzioni dell'Unione europea per altri 26 oligarchi russi, c'è anche Peskov
Mosca darà ''una dura risposta all'Unione europea per il suo ruolo negli eventi in Ucraina'', in guerra con la Russia. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia di stampa Interfax. Il Cremlino ha quindi messo in guardia contro la fornitura di armi letali a Kiev. In una nota il ministero degli Esteri russo ha infatti affermato che i Paesi che sostengono l'Ucraina con armi letali si devono assumere la responsabilità dell'uso di queste armi durante l'offensiva in corso.
Intanto scattano sanzioni dell'Unione europea per altri 26 oligarchi russi, tra i quali il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l'uomo d'affari Alisher Usmanov e i proprietari del gruppo Alfa Mikhail Fridman e Petr Aven. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Tra i destinatari delle sanzioni, riporta Interfax, il proprietario di Severstal Alexei Mordashov, il Ceo di Rosneft Igor Sechin, il capo della Transneft Nikolai Tokarev e l'uomo d'affari Sergei Roldugin. Nella lista nera anche la compagnia di assicurazioni Sogas, il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko, il ministro dell'edilizia, dell'edilizia abitativa e dei servizi pubblici Irek Faizullin e il ministro dei trasporti Vitaly Savelyev, oltre al regista e attore Tigran Keosayan. Le sanzioni entrano in vigore oggi.