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ORE 14.26 - Lo studio grafico di San Pietroburgo ha fatto la richiesta a Rospatent (l'agenzia russa per i brevetti) di registrare il marchio "Idea" per avviare un rivenditore analogo di Ikea in Russia.
ORE 14.15 - Si è svolta la cerimonia di apertura dell'ospedale da campo israeliano nella città di Mostyska, in Ucraina occidentale, a circa 15 km dal confine polacco. Si tratta di una struttura con 66 posti letto, in grado di curare fino a 150 pazienti e nel quale lavorano 65 tra medici e infermieri israeliani, come riferito dallo Sheba Medical Center di Tel Hashomer.
ORE 14.13 - Il corpo di Borys Romanchenko, 96enne sopravvissuto al campo di concentramento, deceduto ieri durante i bombardamenti russi, è stato recuperato oggi dal servizio comunale di Kharkiv nel suo appartamento a a Nord Saltovka in un palazzo di 9 piani interamente andato a fuoco.
ORE 14.09 - Sono 61.493 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto a oggi: 31.502 donne, 5.400 uomini e 24.591 minori. Lo rende noto in un tweet il Viminale.
ORE 14.04 - "Capisco che abbia citato Genova, ovviamente noi non immaginiamo Genova bombardata". Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, sulle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, nel suo discorso alla Camera, ha citato Genova, città simile a Mariupol bombardata. "Da un certo punto di vista possiamo definire un complimento il fatto che abbia citato noi, certamente non vogliamo guerra né bombardamenti. Genova ha già subito parecchi bombardamenti, gli ultimi nella seconda guerra mondiale sono stati terribili".
ORE 13.57 - “Sarebbe una cosa bellissima avere un esercito europeo. Però prima è necessario che vi sia un’Europa”. Lo dice all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi (l’attuale Comando Operativo di Vertice Interforze , COVI), sottolineando quella che secondo il suo parere è una palese assenza nella Ue, ovvero “la mancanza di una politica estera comune, premessa fondamentale di un esercito unico che ne sarebbe espressione e strumento". "E’ vero – ammette – che di fronte all’attacco russo all'Ucraina gli Stati europei sono uniti nel condannarlo e nelle sanzioni, tuttavia restano le differenze di approccio, come quelli, originali, di Francia e Germania. È un’illusione avere uno strumento militare unico senza prima passare per una vera politica estera comune nella quale si condividano gli stessi interessi”.
ORE 13.52 - "Finora, 368mila persone sono entrate in Moldova dall'Ucraina. La nostra priorità è aiutare a garantire che questo Paese e tutti gli altri coinvolti nella risposta umanitaria dispongano delle infrastrutture sanitarie, delle risorse e delle competenze per affrontare questa sfida". A sottolinearlo è stato Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, oggi durante una conferenza stampa che si è svolta in Moldavia, con il ministro della Salute del Paese, Ala Nemerenco, per parlare principalmente dell'impegno nell'accoglienza dei rifugiati ucraini.
Kluge è stato in visita nel Paese confinante con l'Ucraina e ha incontrato "medici e infermieri che forniscono cure cruciali ai pazienti in dialisi, solo uno dei complessi problemi di salute che si affrontano" con i rifugiati, insieme al "cancro, alla salute materna e infantile, all'Hiv, la tubercolosi e la salute mentale". "Le persone in Moldavia hanno aperto le braccia e il cuore ai rifugiati dall'Ucraina".
ORE 13.47 - Il Cremlino non sta rendendo pubblici i dettagli dei colloqui tra russi e ucraini per non comprometterli. E' quanto sostenuto dal portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, che poi, riguardo alla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di sottoporre a referendum un eventuale accordo su neutralità e status del Donbass e della Crimea, replica: "L'Ucraina è uno stato sovrano e può e deve avere procedure politiche interne".
"Ma, oltre a questo, ci sono questioni che vengono negoziate dalle due delegazioni - ha sottolineato Peskov - Non posso entrare nei dettagli, ma siamo convinti che se queste questioni venissero rese pubbliche adesso, potrebbero compromettere il processo negoziale, che sta avanzando più lentamente e in modo meno sostanziale di quello che vorremmo".
ORE 13.44 - "I vertici di The Italian Sea Group mi hanno assicurato di aver messo a disposizione tutto il materiale necessario alle indagini. La disponibilità della proprietà del cantiere e lo scrupoloso lavoro delle nostre autorità sono una garanzia per tutti noi e sono certo che questa vicenda è stata e sarà gestita con l'attenzione e la serietà che merita". Lo dichiara il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, in merito alle notizie riportate dal "New York Times" secondo le quali nei bacini del cantiere privato di The Italian Sea Group a Marina di Carrara sarebbe ormeggiato lo yacht 'Scheherazade' riconducibile al presidente russo Vladimir Putin,
"Come amministrazione comunale - aggiunge De Pasquale - non abbiamo alcuna giurisdizione in materia ma, da pacifista convinto e da obiettore di coscienza, voglio cogliere anche questa occasione per condannare ancora una volta quanto sta accadendo in Ucraina dove è in corso una guerra che mina i valori fondanti della nostra Europa".
Il sindaco di Carrara ha avuto un breve confronto con la proprietà di The Italian Sea Group che ha ribadito quanto affermato già lo scorso 10 marzo, ovvero che "in funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, lo yacht di 140 metri 'Scheherazade', attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del presidente russo Vladimir Putin".
ORE 13.31 - Non ci sono molti russi che non sostengono 'l'operazione militare speciale' in Ucraina. E' quanto sostiene il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "La grande maggioranza dei nostri cittadini, come indicato dai sondaggi, oltre il 75% sostiene l'operazione, sostiene le azioni del presidente russo", ha affermato Peskov, definendo questi numeri "un fatto totalmente incontestabile".
Il portavoce del Cremlino ha poi sottolineato che "c'è in corso un'intensa spiegazione degli obiettivi di questa operazione, delle ragioni di questa operazione. E noi speriamo che quelli che attualmente non sono d'accordo comprendano quello che sta succedendo". A loro si rivolge in particolare Peskov, che chiede di "imparare a navigare in questo flusso di notizie che arrivano dall'Occidente a proposito di quello che accade, comprendendo che non tutto quello che viene presentato fra le notizie è vero". Naturalmente, ha concluso riferendosi a quel meno di 25% di contrari all'operazione, "la loro opinione viene ascoltata, ma una minoranza è comunque una minoranza".
ORE 13.27 - Dal 24 febbraio, dall'invasione russa dell'Ucraina, più di 2,14 milioni di persone fuggite dalla guerra sono entrate in territorio polacco. E' il dato aggiornato comunicato su Twitter dalla polizia di frontiera polacca, che parla di 2.141.000 profughi. Molti non si fermano in Polonia.
ORE 13.24 - Sono 2.389 i bambini ''rapiti'' nell'est dell'Ucraina dall'inizio del conflitto, ovvero allontanati "illegalmente" dalle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Lo denunciano il ministero degli Esteri ucraino e l'ambasciata americana a Kiev, che ha ritirato il suo personale alla vigilia dell'invasione russa.
''Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno trasferito illegalmente in Russia 2.389 bambini ucraini dagli oblast di Donetsk e Luhanks. Questa non è assistenza. E' un rapimento'', si legge sull'account Twitter dell'ambasciata di Washington a Kiev.
ORE 13.21 - "Posizione legittima'', quella di Petrocelli, "ma evidentemente incompatibile con la funzione di presidente della Commissione esteri di palazzo Madama''. Lo dice all'Adnkronos il senatore di Fi, Andrea Cangini, commentando le ultime dichiarazioni e l'assenza del pentastellato Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri di palazzo Madama, che non ha partecipato alla seduta comune del Parlamento alla Camera dove ha parlato da remoto il presidente ucraino Zelensky. "Se vuole difendere legittimamente le proprie idee -avverte Cangini- Petrocelli deve fare solo una cosa: dimettersi''.
ORE 13.20 - "Diversamente da molti Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, la Russia non è impegnata nel banditismo di Stato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un riferimento alle accuse degli Stati Uniti secondo cui Mosca avrebbe intenzione di condurre cyberattacchi in risposta alle sanzioni occidentali.
ORE 13.11 - Circa il 50% di Mariupol è stata "liberata da combattenti e nazionalisti ucraini". Lo hanno annunciato le autorità della Repubblica popolare di Donetsk, citate dai media russi. Le stesse fonti hanno precisato che 619 persone, tra cui 134 bambini, sono state evacuate oggi dalla città sotto assedio dell'Ucraina meridionale.
ORE 13.10 - La Santa Sede conferma la telefonata di stamattina tra Papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nessuna altra notizia o informazione però sui contenuti del colloquio dalla Sala stampa vaticana.
A dare la notizia della telefonata, avvenuta poco prima dell'intervento di Zelensky alla Camera, era stato, questa mattina, l'ambasciatore di Kiev presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che su twitter aveva anche fatto sapere anche che il presidente ucraino ha invitato il Pontefice a Kiev.
"Oggi ho parlato con Sua Santità Papa Francesco - ha riferito poi Zelensky nel suo intervento alla Camera - e lui ha detto parole molte importanti. Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l'esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico".La Santa Sede conferma la telefonata di stamattina tra Papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nessuna altra notizia o informazione però sui contenuti del colloquio dalla Sala stampa vaticana.
ORE 13.08 - C'è una discussione tra i 27 sul rafforzamento delle sanzioni" adottate dall'Ue nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina. "Siamo molto chiari: aumenteremo regolarmente la pressione sulla Russia". Lo dice a Bruxelles Clément Beaune, segretario di Stato agli Affari Europei della Francia, Paese che ha la presidenza del Consiglio Ue.
"Le discussioni sono in corso - continua - abbiamo già adottato sei pacchetti di sanzioni. Se la guerra in Ucraina scelta dalla Russia continua, aumenteremo la pressione su Mosca. Non esiteremo ad aumentare il livello delle sanzioni, ogni volta che sarà necessario", conclude.