Il premier britannico parla con Biden e leader Italia, Francia e Germania
"Dobbiamo giudicare il regime di Putin dalle sue azioni, non dalle sue parole". E' quello che ha detto il premier britannico Boris Johnson nel colloquio che ha avuto oggi con i leader di Stati Uniti, Francia, Germania e Italia, secondo quanto si legge in una nota di Downing Street, secondo cui lo stesso Johnson, Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi "hanno concordato sulla necessità di continuare a sostenere il popolo ucraino nella sua lotta contro la barbarie russa".
Il premier britannico ha ricordato "i terribili attacchi in corso in città come Mariupol, che hanno già subito settimane di bombardamenti". "Putin - ha denunciato ancora Johnson - sta rigirando il coltello nella ferita aperta dell'Ucraina nel tentativo di costringere il paese e i suoi alleati a capitolare", ma "dovremo essere implacabili nella nostra risposta".
I leader hanno infine discusso della necessità "di lavorare insieme per rimodellare l'architettura energetica internazionale e ridurre la dipendenza dagli idrocarburi russi" e hanno concordato che "non ci può essere alcun cedimento della determinazione occidentale fino a quando l'orrore inflitto all'Ucraina non sarà finito".