Le forze di Mosca si stanno raggruppando vicino Lyman, nell'oblast di Donetsk, per lanciare un'offensiva. Si prevedono attacchi anche nell'oblast di Kharkiv e in quello di Sumy
La Russia si sta preparando ad attaccare le forze ucraine da tre direzioni nell'Ucraina orientale. Lo riferisce lo stato maggiore di Kiev, citato da Kyiv Independent.
Le forze russe, viene spiegato, si stanno raggruppando vicino Lyman, nell'oblast di Donetsk, per lanciare un'offensiva. Si prevedono attacchi anche nell'oblast di Kharkiv e in quello di Sumy.
Nell'oblast di Sumy, nell'arco di una sola ora vi sono stati 20 colpi d'artiglieria dal villaggio russo di Zernovo contro il distretto ucraino di confine di Shostka. Non vi sono stati feriti, riferisce la guardia di frontiera ucraina, citata da Kyiv Independent.
Le truppe russe sono entrate a Severodonetsk e si avvicinano al centro della città, dice il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, citato dalla Bbc. I combattimenti sono così intensi, afferma, che le forze ucraine non riescono più a contare i morti. Fra le vittime di oggi vi è anche il giornalista francese Frédéric Leclerc-Imhoff che si trovava in un convoglio ufficiale di evacuazione, quando è stato ucciso dalla scheggia di un proiettile d'artiglieria che lo ha colpito al collo.
Oggi il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha avuto un colloquio telefonico prima con il leader del Cremlino Vladimir Putin e poi con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
La Turchia è pronta a ospitare a Istanbul un incontro tra Russia, Ucraina e le Nazioni Unite, nonché a svolgere un ruolo in un ''meccanismo di osservazione'' concordato, è la proposta che Erdogan ha formulato a Putin. ''La pace va raggiunta il prima possibile'', ha detto Erdogan a Putin, sottolineando allo stesso tempo la necessità di costruire un meccanismo di fiducia tra le parti.
''C'è bisogno di misure per ridurre al minimo gli effetti negativi della guerra e per ristabilire un terreno per la pace'', ha detto il presidente Erdogan a Putin, come riporta la nota diffusa dall'ufficio della presidenza di Ankara.
Putin da parte sua ha spiegato che la Russia è pronta a riprendere le esportazioni di prodotti agricoli, prodotti alimentari e fertilizzanti, se verranno revocate le sanzioni. E' quanto reso noto dal Cremlino.
"Alla luce dei problemi nel mercato alimentare globale sorti a seguito delle miopi politiche finanziarie ed economiche degli stati occidentali, è stato confermato che la Russia può esportare volumi significativi di fertilizzanti e prodotti agricoli se le restrizioni alle sanzioni russe sono state revocate", riferisce il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass.
Nella telefonata si è anche messo l'accento sulla necessità di garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d'Azov, eliminando la minaccia delle mine nelle loro acque. "Vladimir Putin ha notato la disponibilità della parte russa a facilitare il transito marittimo senza ostacoli di merci in coordinamento con i partner turchi. Questo vale anche per l'esportazione di grano dai porti ucraini" aggiunge la nota.
Dopo la telefonata con Erdogan, il presidente ucraino Zelensky ha scritto su Twitter: "Continua il dialogo con il presidente turco Erdogan. Discusse le minacce alla sicurezza alimentare poste dall'aggressore e i modi di sbloccare i porti ucraini. Discusso sulla cooperazione nella sfera della sicurezza. Concordato in modo unanime sulla necessità di ripristinare la pace. Apprezziamo l'aiuto turco in questo processo".