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Grano Ucraina, intesa con Onu e Turchia: partono 12 navi

Mosca: "Pericoloso un accordo senza la Russia"

Grano Ucraina, intesa con Onu e Turchia: partono 12 navi
31 ottobre 2022 | 09.54
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L'Onu, la Turchia e l'Ucraina hanno raggiunto un accordo per il transito del grano nel Mar Nero e hanno concordato un piano per i movimento di 16 navi previsto per oggi, dopo che ieri nessuna nave è passata attraverso il corridoio umanitario marittimo. Lo rendono noto le Nazioni Unite, precisando che 12 sono le navi in partenza e 4 quelle arrivo.

LE NAVI - Nel dettaglio, secondo le Nazioni Unite, l'African Robin, carica di farina, e la SK Friendship, con un carico di semi di soia e la Sealock hanno lasciato ieri le acque ucraine del Mar Nero attraverso il corridoio protetto dall'accordo del 22 luglio scorso, insieme ad altre tre navi. Il ministero delle Infrastruttre di Kiev ha reso noto che è partita anche la Ikaria Angel, del World Food Programme, con il suo carico di 40mila tonnellate di grano destinate all'Etiopia.

TURCHIA - La Turchia in particolare è determinata a cercare di mantenere in vita l'iniziativa sul grano nel Mar Nero malgrado il ritiro della Russia dall'accordo, ha dichiarato il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. "Un terzo del grano nel mondo è prodotto in Russia e in Ucraina. Siete i testimoni più vicini dei nostri sforzi per portare questo grano ai Paesi che sono minacciati dalla carestia", ha aggiunto parlando all'ottavo congresso di medicina turco a Istanbul. "Abbiamo portato 9,3 milioni di tonnellate di grano ucraino nel mondo e contribuito ad alleggerire la crisi alimentare istituendo il Centro di coordinamento congiunto. Anche se la Russia esista, continueremo i nostri sforzi con determinazione al servizio dell'umanità", ha precisato.

RUSSIA - Senza la Russia, l'accordo sull'export del grano russo dai porti ucraina diventa "difficile e pericoloso". E' quanto ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. "Nelle condizioni in cui la Russia parla dell'impossibilità di garantire la sicurezza della navigazione in queste aree, ovviamente, è difficile che un tale accordo sia fattibile. E assume un carattere diverso, molto più rischioso, pericoloso e non garantito", ha detto Peskov, rispondendo alla domanda sulla possibilità di continuare l'accordo del grano senza la partecipazione della Russia.

Due giorni fa la Russia ha annunciato lo top alla partecipazione all'intesa, mediato dall'Onu e dalla Turchia e in scadenza il 18 novembre, dopo "l'attacco terroristico" condotto a Sebastopoli, in Crimea, contro le navi della Flotta del Mar Nero e le navi civili impegnate nella messa in sicurezza del corridoio per le esportazioni di cereali dai porti ucraini, come ha annunciato il ministero della Difesa russo.

"Alla luce dell'attacco terroristico compiuto dal regime di Kiev il 29 ottobre di quest'anno con la partecipazione di specialisti britannici contro navi della Flotta del Mar Nero e navi civili impegnate a garantire la sicurezza del corridoio del grano, la parte russa sospende la partecipazione all'attuazione degli accordi sull'esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini", ha affermato il ministero in una nota.

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