"Non ho mai creduto alla questione della guerra lampo né all'invasione totale dell'Ucraina, perché la guerra lampo non si fa con 100mila uomini sul terreno di un paese grande due volte l'Italia e non si fa in Ucraina in marzo, quando c'é il disgelo e fango dappertutto. Tra l'altro i tedeschi quando decisero di invadere la Russia nel '41, partendo dall'Ucraina, avevano pianificato l'offensiva alla fine di aprile e poi slittò a fine giugno". Gianandrea Gaiani, di Analisi Difesa, fa il punto con l'Adnkronos sul conflitto ucraino-russo a un mese dal suo inizio.
"Se guardiamo alla cartina dell'invasione - spiega - vediamo che i russi sono avanzati in questo mese lungo i confini dell'Ucraina e lungo la costa e questo ci dice che, almeno per ora, le cose che aveva detto Putin il giorno che cominciò la guerra sono credibili: aveva detto 'non è nostro obiettivo l'invasione dell'intero territorio ucraino' e questo lo trovo plausibile, perché la Russia vuole che l'Ucraina diventi una zona cuscinetto, fuori dalla Nato e smilitarizzata: se i russi conquistassero tutta l'Ucraina, a parte che dovrebbero investirci un sacco di soldi e centinaia di migliaia di soldati per presidiarla, ma arriverebbero ai confini con la Nato, con la Polonia, l'Ungheria, e quindi avrebbero un'altra cortina di ferro, non un cuscinetto, e non è loro obiettivo. La cortina di ferro la hanno già con la Nato e vogliono evitarla, creando un cuscinetto".
"L'altro aspetto è che, se la vediamo in quest'ottica, i russi stanno conseguendo la gran parte dei loro obiettivi - continua Gaiani - intanto liberare i territori del Donbass, quindi occupare quelle province di Donetsk e Lugansk che fanno parte di quei territori che avevano chiesto l'autonomia e che la Russia ha riconosciuto come repubbliche indipendenti dell'Ucraina orientale. Devono conquistare Mariupol, che presto o tardi cadrà, e probabilmente entro la fine del mese i russi avranno conseguito buona parte degli obiettivi militari che si erano prefissati. In più c'é l'aver circondato alcune città, incluse Kiev, che serve a esercitare pressioni per indurre Zelensky e l'Ucraina a negoziare o più probabilmente per aprire l'ipotesi di un tavolo sulla pace in Ucraina per la quale i russi si confronteranno direttamente con gli americani. E' più credibile che la pace in Ucraina sia definita da un'intesa russo-americana. L'accordo Putin lo farò, se lo farà, con Biden".
(di Silvia Mancinelli)