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Francia, attacco in liceo: ucciso insegnante. Killer urlava 'Allah Akbar'

Arrestato l'aggressore, un 20enne ceceno già schedato per minaccia a sicurezza nazionale. Tre feriti. Macron: "Sventato attacco in un'altra regione"

Il luogo dell'aggressione - (Afp)
Il luogo dell'aggressione - (Afp)
13 ottobre 2023 | 12.17
LETTURA: 5 minuti

Un professore è stato ucciso a coltellate in un liceo di Arras, in Francia dove oggi un uomo ha fatto irruzione al grido di "Allah Akbar", pugnalando a morte il docente. L'aggressore, un ventenne di origine cecena, è stato arrestato.

Nell'attacco sono rimaste ferite tre persone. A precisarlo in serata il procuratore antiterrorismo francese, Jean-François Ricard, spiegando che l'assalitore ha in un primo momento "colpito con un coltello un insegnante che si trovava davanti alla scuola", quindi un secondo insegnante accorso per prestare soccorso al collega.

L'uomo è quindi entrato all'interno dell'istituto e nel cortile "si è trovato davanti diverse persone, una delle quali, un agente della sicurezza, è stata ferita con numerose coltellate, e una seconda, un agente tecnico, è stata a sua volta colpita".

Dopo l'attacco la Francia adotta il livello di allerta "emergenza attentato", secondo quanto riportato da Bfmtv che cita fonti vicine alla premier Elisabeth Borne.

I reati contestati al 20enne, che si è rifiutato di parlare con gli inquirenti, sono "assassinio in relazione a un'associazione terroristica, tentato assassinio e associazione terroristica".

Chi è il killer

L'autore dell'attacco identificato in Mohamed Mogouchkov, ceceno nato nel 2003 nella Federazione, era stato schedato dalle forze di sicurezza con la 'fiché S', riservato alle persone da monitorare per legami con l'estremismo islamico. Dal 2 ottobre era stato schedato come minaccia alla sicurezza nazionale, rivela l'emittente Bfmtv, ricordando che il giovane era sotto sorveglianza dei servizi della Dgsi ed era stato controllato ieri, senza che gli fosse contestato nulla. Il suo profilo è quello di "un individuo radicalizzato il cui potenziale era noto ma che ha deciso di passare improvvisamente all'azione, rendendo difficile la sua neutralizzazione", ha detto una fonte vicina al dossier.

Da diverse settimane, i servizi di sicurezza francesi stanno esprimendo una particolare preoccupazione per la radicalizzazione dei giovani nord-caucasici. Il 20enne aveva studiato nel liceo Gambetta teatro della tragedia e aveva già aggredito un insegnante quando era studente. Era stato temporaneamente espulso dalla scuola, secondo quanto appreso da Bfmtv da alcuni rappresentanti del precedente corpo di insegnanti. Secondo la stessa fonte, diversi docenti avevano avvertito la direzione degli eccessi radicali che il ragazzo e i suoi fratelli stavano manifestando. "Avevamo costantemente paura, eravamo in allerta", hanno dichiarato all'emittente francese.

Chi è il professore vittima dell'attacco

Si chiamava Dominique Bernard il 57enne insegnante di francese ucciso questa mattina al grido di "Allah Akbar" da Mohammed Mogouchkov. Bernard aveva lavorato per tutta la sua carriera nel nord della Francia e ultimamente insegnava letteratura francese agli alunni del quinto anno. "Era un po' severo, ma gentile", lo ricorda a Le Figaro uno degli alunni intervistati sul posto. Lilou, un'allieva del quarto anno, ricorda un insegnante piacevole nelle sue lezioni fino allo scorso anno, quando purtroppo Bernard si era assentato per un lungo periodo di malattia. Louis, un alunno dell'ultimo anno, racconta che Bernard era stato insegnante di suo padre in un'altra scuola ad Arras. "Mio padre è scioccato, lo ricorda come un insegnante molto gentile", ha dichiarato a 20 Minutes. Dominique Bernard era originario di Arras e aveva deciso di tornare in città più di quindici anni fa, dopo aver lavorato in classi preparatorie a Lille.

Nel 2014 tentata espulsione famiglia attentatore

La famiglia di Mohamed Mogouchkov è stata oggetto di un tentativo di espulsione nel 2014, quando viveva a Rennes. Tuttavia, la mobilitazione di diverse associazioni tra cui Mrap, Cimade e Resf, aveva sventato l'operazione, riporta Le Figaro. La famiglia Mogouchkov, che all'epoca viveva a Rennes (Ille-et-Vilaine), era stata svegliata nelle prime ore del 19 febbraio del 2014 dalla polizia di frontiera per essere condotta all'aeroporto di Saint-Jacques e deportata a Mosca, ha riferito France 3. Ma la mobilitazione di alcune associazioni, tra cui Mrap, Cimade e Resf, aveva sventato l'operazione, con la denuncia del tentativo di deportazione del bambino in età scolare. Le associazioni avevano evocato il rischio di "nuovo caso Leonarda", in riferimento all'arresto e successiva espulsione in Kosovo della quindicenne rom immigrata clandestina Leonarda Dibrani nel 2013.

Macron ad Arras: "Non cediamo al terrorismo"

Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato ad Arras, nella regione del Pas de Calais dove è avvenuto l'attacco e ha visitato la scuola accompagnato dal ministro degli Interni Gérald Darmanin e dal ministro dell'Istruzione Gabriel Attal. Macron ha rivolto il suo primo pensiero a "questo insegnante che oggi è stato vilmente e selvaggiamente assassinato, alla sua famiglia e alle famiglie dei due feriti. L’insegnante ucciso - ha detto il Presidente è intervenuto e senza dubbio ha salvato lui stesso molte vite". Quindi ha annunciato che "il preside ha deciso di riaprire domani la scuola. Gli alunni che lo desiderano potranno tornare. Gli insegnanti che lo desiderano potranno tornare. Si è scelto - ha scandito - di non cedere al terrorismo, di non lasciarci dividere da nulla. E anche di ricordare - ha scandito il Presidente - che la scuola e l'insegnamento sono al cuore di questa lotta contro l'oscurantismo".

Il ministro Attal subito dopo l'attentato aveva dato istruzioni ai presidi di tutte le scuole francesi di rafforzare la sicurezza. "Vi chiedo di prendere immediatamente tutte le misure necessarie per rafforzare la sicurezza in tutte le scuole e gli istituti e di contattare i prefetti. Qualsiasi situazione - si legge nel documento emanato da Attal - deve essere immediatamente segnalata all'unità di crisi ministeriale".

Sventato altro attacco a Yvelines

"Un altro intervento ha permesso di sventare un tentato attacco in un'altra regione", ha detto il Presidente Macron facendo riferimento a quanto accaduto oggi a Limay, nella regione francese delle Yvelines. Qui intorno alle 15.30 un uomo armato di coltello da cucina è stato arrestato nei pressi del liceo Condorcet. L'uomo era uscito da una sala di preghiera . Il sospetto è noto perché radicalizzato.

Il precedente

L'attacco di oggi al liceo di Arras non è il primo in Francia compiuto da terroristi di origine cecena. Il 16 ottobre del 2020 Samuel Paty fu ucciso e decapitato fuori della sua scuola, in un sobborgo di Parigi, dopo aver mostrato delle caricature del profeta Maometto durante un dibattito in classe sulla libertà di espressione. L'aggressore, il 18enne rifugiato ceceno Abdoullakh Anzorov, fu ucciso dalla polizia. In seguito fu trovato sul suo telefono del giovane, che si era radicalizzato, un testo con cui rivendicava la responsabilità dell'assassinio, con una foto dell'insegnante che nei giorni precedenti all'attacco era stato vittima di una campagna di attacchi sui social media.

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