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Francia, aggredita portavoce del governo Thevenot: sospesa sua campagna elettorale

La procura di Nanterre ha aperto un'inchiesta: fermate 4 persone tra cui 3 minori

Prisca Thevenot - Fotogramma
Prisca Thevenot - Fotogramma
04 luglio 2024 | 13.33
LETTURA: 2 minuti

Sospende la sua campagna elettorale Prisca Thevenot, la portavoce del governo francese che ha denunciato di essere stata aggredita con il suo staff a tre giorni dal secondo turno delle elezioni legislative. Una "aggressione", avvenuta ieri sera, "durante un'attività di affissione di manifesti elettorali" a Meudon, dove Thévenot è in corsa per la rielezione. Sarebbero volati calci, pugne e persino un monopattino.

L'aggressione

Una collaboratrice è rimasta ferita a un braccio. Un militante ha la mascella fratturata. A Le Parisien, che parla di "alta tensione" negli ultimi giorni di campagna elettorale, Thevenot ha raccontato che "è avvenuto tutto molto rapidamente" intorno alle 20. Quando hanno notato dei giovani che "imbrattavano manifesti. Abbiamo detto loro, senza essere aggressivi in nessun modo che è vietato", ha ricostruito. E se la sono presa subito con uno dei militanti, ferendo di striscio Virginie Lanlo.

La procura di Nanterre ha fatto sapere di aver aperto un'inchiesta. Quattro persone, tra le quali tre minori, sono in stato di fermo, riporta Le Figaro.

Nel post su X in cui annuncia lo stop alla campagna elettorale, Thevenot, "dopo l'aggressione subita ieri con Virginia e il nostro staff della campagna", ringrazia "le forze dell'ordine e i vigili del fuoco". "Grazie a tutti voi per il sostegno - aggiunge - La violenza non è mai la risposta. Fermo la mia campagna elettorale sul campo".

La solidarietà dei leader

Ha subito condannato i fatti il premier francese Gabriel Attal. "La violenza e le intimidazioni non trovano spazio nella nostra democrazia - ha scritto in un post su X - Non hanno posto nella nostra Repubblica". "Piena solidarietà alla candidata, al suo staff - ha aggiunto - Respingiamo il clima di violenza e di odio che si sta diffondendo".

"Profondamente scioccato" si è detto il ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné, anche lui di Renaissance. "Non c'è posto per la violenza - ha fatto eco ad Attal - nella nostra democrazia".

Su Bfmtv il leader del Rassemblement National Jordan Bardella, che aspira all'incarico di Attal, ha espresso il suo "sostegno totale" alla portavoce del governo e ha chiesto che tutti i leader politici facciano appello "alla calma".

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