"Mostrano vantaggi di crescita e sono state rilevate in diversi Paesi"
Sui social le hanno già ribattezzate Gryphon e Cerberus. Queste sottovarianti emergenti di Omicron cresceranno e si faranno strada nel mondo? Secondo diverse previsioni, sì. L'Organizzazione mondiale della sanità, attraverso l'epidemiologa Maria Van Kerkhove, Technical Lead per Covid-19, fa il punto su quello che si sa riguardo a XBB e BQ.1, precisando che "in nessuno dei dati finora disponibili si rileva un cambiamento nella gravità".
Attualmente, spiega l'esperta in un video postato su Twitter, Omicron continua a dominare nel mondo e quasi l'80% delle sequenze riportate a livello globale sono appartenenti a BA.5 (Omicron 5) e ai suoi sottolignaggi.
Ma qualcosa si muove e le nuove sottovarianti scalpitano. XBB, alias Gryphon, è un ricombinante di due sottolignaggi di Omicron 2 (BA.2), nel dettaglio BA.2.10.1 e BA.2.75 (Centaurus). "E' una delle oltre 300 sottovarianti di Omicron che noi e i nostri partner stiamo monitorando in tutto il mondo", evidenzia Van Kerkhove. "Sta ricevendo attenzione, e giustamente, perché vediamo un vantaggio di crescita e stiamo assistendo a un aumento del rilevamento dei casi in alcuni Paesi. Ma non vediamo segnali di un cambiamento nella gravità". I livelli di circolazione "sono ancora bassi, ma dobbiamo tenerla d'occhio perché è Omicron e perché ha un gran numero di mutazioni come tutti i sottolignaggi di Omicron" e sembra avere dei vantaggi.
L'altro mutante che sta facendo parlare di sé, BQ.1 (che con il suo sottolignaggio BQ.1.1 forma la famiglia Cerberus), è una sottovariante di BA.5. "Anche questa ha una maggiore trasmissibilità. Se stiamo assistendo a un aumento delle persone che necessitano di ricoveri ospedalieri per BQ.1? No, non lo rileviamo in nessuno dei dati finora. Vediamo un aumento della trasmissione ma non vediamo un cambiamento nella gravità. I nostri test diagnostici funzionano, i nostri vaccini funzionano".
Anche in Europa le nuove sottovarianti Omicron XBB e BQ.1 sono sotto i riflettori. BQ.1 viene data come la prossima sottovariante dominante in Ue entro dicembre dall'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), come ha ricordato oggi anche l'agenzia europea del farmaco Ema che sta monitorando attentamente sia questa che XBB. Il messaggio che viene ribadito in Europa è: chi deve farlo si vaccini e faccia i richiami ora.
Un messaggio ribadito anche dall'Oms Europa con quello che il direttore regionale Hans Kluge definisce un "promemoria amichevole: la pandemia non è finita - ripete - e anche i giovani sono vulnerabili. Siamo in una posizione di gran lunga migliore ora, ma troppi rimangono non vaccinati. Fate le vaccinazioni Covid, inclusi i booster, e anche la vaccinazione antinfluenzale", in vista della stagione fredda in cui i virus respiratori impazzano.