Frena la discesa in Europa, per l'Italia viene riportato un calo del 40% nel numero di decessi
Continua il calo dei contagi e dei morti di Covid segnalati nel mondo. Nei 28 giorni dal 30 gennaio al 26 febbraio, a livello globale sono stati registrati circa 4,8 milioni di contagi e oltre 39mila decessi, pari rispettivamente a -76% e -66%, rispetto ai 28 giorni precedenti. Al 26 febbraio scorso, da inizio pandemia sono oltre 758 milioni i casi confermati e oltre 6,8 milioni le morti. E' quanto emerge dal bollettino diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità. Rispetto ai report delle scorse settimane sembra frenare la discesa dei contagi in Europa, con un -7% contro i cali a due cifre sostenute degli ultimi bollettini.
L'Oms ribadisce che "le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni" da Sars-CoV-2, "come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela", avverte l'agenzia ginevrina che, nel monitorare le variazioni delle tendenze epidemiologiche, effettua ormai i confronti su intervalli di 28 giorni perché "questo aiuta a tenere conto dei ritardi di segnalazione, ad appianare le fluttuazioni settimanali nel numero di contagi e a fornire un quadro più chiaro rispetto a dove la pandemia sta accelerando o decelerando".
A livello regionale, negli ultimi 28 giorni i nuovi casi sono diminuiti in tutte le 6 regioni Oms (-89% Pacifico occidentale, -53% Africa, -38% Americhe, -36% Sudest asiatico, -22% Mediterraneo orientale e -7% Europa); le nuove morti sono scese in 5 regioni (-84% Pacifico occidentale, -66% Africa, -57% Sudest asiatico, -44% Europa e -22% Americhe), mentre sono aumentate del 18% nel Mediterraneo orientale. Per l'Italia, sempre negli ultimi 28 giorni, l'Oms riporta un calo del 40% nel numero di decessi.
Negli ultimi 28 giorni il numero più alto di nuovi casi Covid è stato segnalato Stati Uniti (1.085.170, -29%), Giappone (752.935, -77%), Cina (537.561, -95%), Germania (376.450, +6%) e Repubblica di Corea (349.277, -66%), mentre per decessi riportati in testa ci sono Usa (12.111, -17%), Cina (5.915, -91%), Giappone (4.818, -52%), Brasile (2.186, -24%) e Regno Unito (2.027, -48%).
Per la regione europea, il report Oms indica negli ultimi 28 giorni oltre 1,4 milioni di contagi e 9.784 morti. Quattordici Paesi hanno registrato aumenti del 20% o più dei nuovi casi, con gli incrementi più elevati riportati da Moldavia (+314%), Polonia (+281%) e Armenia (+170%). Il numero più alto di nuovi contagi è stato segnalato da Germania (376.450, 452,6/100mila, +6%), Federazione Russa (314.716, 215,7/100mila, +133%) e Austria (124.999, 1.404,3/100mila, +86%), mentre in testa per nuove morti ci sono Regno Unito (2.027, 3/100mila, -48%), Italia (1.190, 2/100mila, -40%) e Federazione Russa (1.051, meno di 1/100mila, -14%).