Al 27 marzo la nuova 'osservata speciale' è segnalata in 21 Paesi
XBB.1.16, ricombinante Omicron ribattezzato 'Arturo', entra nella lista delle varianti di Sars-CoV-2 sotto monitoraggio (Vum) attenzionate dall'Organizzazione mondiale della sanità, informa l'Oms nell'ultimo aggiornamento settimanale su Covid-19. Al 27 marzo la nuova 'osservata speciale' è segnalata in 21 Paesi per un totale di 712 sequenze condivise nella piattaforma internazionale Gisaid, si legge nel report che per l'India - dove Arturo è ritenuta responsabile di un aumento esponenziale dei contagi - indica nell'ultimo mese un boom dei nuovi casi, +437%, con un raddoppio dei decessi (+114%).
XBB.1.16 diventa dunque una Vum insieme a BQ.1, BA.2.75, CH.1.1, XBB e XBF. L'Oms ha deciso di aggiungerla all'elenco il 22 marzo e la descrive come un ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 con tre mutazioni aggiuntive (E180V, F486P e K478R) nella proteina Spike di Sars-CoV-2, rispetto al suo lignaggio 'madre' XBB. La mutazione F486P è presente anche su XBB.1.5 o 'Kraken', sempre più vicina a diventare dominante a livello globale. Le mutazioni nella posizione 478 della proteina Spike sono state associate a una maggiore fuga immunitaria, quindi a "un calo della neutralizzazione anticorpale", oltre che a "trasmissibilità e patogenicità" superiori, sottolinea l'Oms. Tuttavia, precisa l'agenzia ginevrina, "finora i rapporti non indicano un aumento delle ospedalizzazioni, dei ricoveri in terapia intensiva o dei decessi dovuti a XBB.1.16. Inoltre, attualmente non sono riportati studi di laboratorio sui marcatori di gravità della malattia per XBB.1.16".
Negli ultimi 28 giorni, dal 27 febbraio al 26 marzo - comunica l'Oms - su Gisaid sono state condivise complessivamente 54.922 sequenze virali. Kraken, rilevata ad oggi in 90 Paesi, resta l'unica variante di interesse (Voi) e rappresenta il 45,1% dei casi nella settimana dal 6 al 12 marzo, in crescita rispetto al 35,6% della settimana dal 6 al 12 febbraio. Dal confronto delle sequenze caricate su Gisaid nelle due settimane, tutti le Vum risultano in calo o stabili tranne XBB, passata dal 6,2% al 19,7%.
COVID NEL MONDO - Continua il calo dei casi e dei morti di Covid segnalati nel mondo. Ma "nonostante questa tendenza generale al ribasso, è importante notare che diversi Paesi hanno recentemente segnalato aumenti significativi dei contagi", segnala l'Organizzazione mondiale della sanità nel suo ultimo aggiornamento settimanale. Anche il nuovo report indica infatti un boom di contagi tra Mediterraneo orientale e Sudest asiatico dove spicca il 'caso India'.
Complessivamente, a livello globale nel periodo dal 27 febbraio al 26 marzo sono stati segnalati oltre 3,6 milioni di casi e oltre 25mila morti, pari a -27% e -39% rispettivamente rispetto ai 28 giorni precedenti. Al 26 marzo, da inizio pandemia sono oltre 761 milioni i contagi confermati e oltre 6,8 milioni i decessi. Ancora una volta l'agenzia ginevrina ribadisce che "le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni" da Sars-CoV-2, "come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela", avverte l'Oms che nel monitorare le variazioni delle tendenze epidemiologiche effettua ormai i confronti su intervalli di 28 giorni, considerandoli più affidabili per analizzare l'andamento della pandemia.