Morti restano in calo, nel Mediterraneo orientale +112% contagi e +70% decessi
Restano in aumento i casi di Covid nel mondo mentre continua il trend in calo che si registra sui decessi. Negli ultimi 28 giorni, dal 24 luglio al 20 agosto, i contagi segnalati sono stati quasi 1,5 milioni, in aumento del 63% rispetto ai 28 giorni precedenti e oltre 2mila i morti, in diminuzione del 48%. Anche la regione europea ha registrato una crescita dei nuovi casi, dell'11% rispetto al mese precedente (per un totale di oltre 85mila casi), mentre il trend dei decessi è in discesa del 49% (circa 700). E' il quadro che emerge dall'ultimo aggiornamento settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla situazione epidemiologica di Covid.
Tra le 3 regioni Oms che hanno segnalato un aumento dei casi spicca il Mediterraneo orientale che registra un +112% sui contagi (oltre 3mila), e un +70% sulle morti. L'altra area con i casi in aumento è il Pacifico occidentale (+88%) che però mantiene i decessi in calo (-14%). Scendono invece dell'84% i contagi nella regione africana e del 75% i decessi. E il Sudest asiatico registra -45% alla voce contagi e -55% sui morti. Non disponibili le variazioni sui casi e decessi nelle Americhe. Stringendo l'obiettivo a livello di singoli Paesi, il numero più elevato di nuovi casi nell'arco di 28 giorni è stato segnalato dalla Corea del Sud (oltre 1,2 mln; +117%), dall'Australia (22.836; -53%), dal Regno Unito (21.866; +92%), Italia (19.777 nuovi casi; +32%) e Singapore (18.125 nuovi casi; -40%). Il più alto numero di decessi in 28 giorni è stato registrato ancora una volta in Corea del Sud (398; +100%), seguita dalla Russia (166; -51%), e di nuovo dall'Italia (165 decessi; -9%), dall'Australia (148; -58%) e dalle Filippine, che con 136 decessi segnano un'impennata del 386% in 28 giorni.
Da inizio pandemia al 20 agosto 2023, il contatore mondiale segna oltre 769 milioni di casi confermati e oltre 6,9 milioni di decessi. Attualmente, ripete l'Oms, i casi segnalati non rappresentano accuratamente i tassi di infezione a causa della riduzione dei test e delle segnalazioni a livello globale. Durante questo periodo di 28 giorni, il 44% (103 su 234) dei paesi ha segnalato almeno un caso, una percentuale in calo dalla metà del 2022. L'Oms ribadisce però che il Covid rappresenta ancora una minaccia significativa e che non va smantellata l'infrastruttura costruita per sorvegliarlo.