L'annuncio del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus
Riprende il trial sull'idrossiclorochina contro Covid-19 che era stato interrotto in via precauzionale dall'Organizzazione mondiale della sanità. "Il gruppo esecutivo comunicherà ai principali investigatori coinvolti nello studio la ripresa del braccio del trial con idrossiclorochina". Lo ha annunciato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra.
"Come sapete, la scorsa settimana il gruppo esecutivo del trial Solidarity aveva deciso uno stop del braccio con idrossiclorochina dello studio, a causa di preoccupazioni sollevate sulla sicurezza del farmaco", ha ricordato il dg Oms. Ebbene, dopo la revisione dei dati condotta in questi giorni e "sulla base dei dati disponibili sulla mortalità, i membri del comitato hanno raccomandato che non vi siano ragioni per modificare il protocollo del trial. Il comitato per la sicurezza e il monitoraggio dei dati continuerà comunque a monitorare attentamente la sicurezza di tutte le terapie testate nell'ambito dello studio Solidarity". Finora sono stati reclutati "oltre 3500 pazienti in 35 Paesi", ha aggiunto Tedros Adhanom Ghebreyesus.
"PREOCCUPATI PER CENTRO E SUDAMERICA" - In conferenza stampa il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità ha poi sottolineato: "Siamo particolarmente preoccupati per l'America centrale e meridionale, dove molti Paesi stanno assistendo a un'accelerazione dell'epidemia. Vediamo anche un numero crescente di casi nel Mediterraneo orientale, nel Sud-Est asiatico e in Africa, sebbene i numeri siano molto più piccoli".
Quanto all'Europa, "il numero di casi di Covid-19 continua a diminuire. Ieri c'è stato il minor numero di casi segnalati in Europa dal 22 marzo". E questo mentre "più di 100.000 casi sono stati segnalati all'Oms in ciascuno degli ultimi 5 giorni". "Le Americhe continuano a contare la maggior parte dei casi. Per diverse settimane, il numero di casi segnalati ogni giorno nelle Americhe è stato superiore al resto del globo con Europa-Africa insieme", ha rilevato il dg.
"VIRUS PIÙ BUONO O CATTIVO? NO PROVE GENETICHE" - Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa a Ginevra ha spiegato che "nessuno studio fino ad ora ha dimostrato che il virus sia cambiato diventando più" o meno "severo. Potrà diventare più grave? E' possibile, ma penso che questo accadrà se inizieremo a sottovalutarlo". "Ecco perché è importante continuare a rispettare le misure", il distanziamento e il lavaggio delle mani, "ricordando che le mascherine da sole non bastano".
"In generale i virus tendono ad evolversi in modo da adattarsi all'ospite e a fare meno danni possibili", ha sottolineato dal canto suo Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell'Oms. "Non è interesse di un virus - ha ricordato - uccidere tutti coloro che infetta, lo abbiamo visto con i bambini, ma non ci sono particolari segnali che la contagiosità e la severità siano cambiate. Stiamo monitorando attentamente comunque i segnali spia di una mutazione".