Era stata arrestata a Mosca a febbraio: in aeroporto, mentre si apprestava a lasciare la Russia, era stata trovata in possesso di olio di hashish
Brittney Griner è libera. La 32enne cestista statunitense, stella della WNBA, è stata liberata dalla Russia dopo circa 9 mesi di carcere. L'atleta, riferisce la Cnn, è stata liberata nell'ambito di un accordo che ha portato da parte americana al rilascio di
Viktor Bout, trafficante d'armi che avrebbe dovuto scontare una condanna a 25 anni negli Usa. Griner era stata arrestata a Mosca a febbraio: in aeroporto, mentre si apprestava a lasciare la Russia, era stata trovata in possesso di olio di hashish e arrestata con l'accusa di traffico di stupefacenti. Il processo si è concluso ad agosto con la condanna a 9 anni di reclusione. Le trattative sull'asse Washington-Mosca hanno portato oggi alla fumata bianca con la liberazione dell'atleta, uno dei volti più noti del basket a stelle e strisce. Griner ha mostrato tutto il suo talento già nel college, riscrivendo i record alla Baylor University e trascinando la squadra al titolo NCAA nel 2012. Nella carriera universitaria ha collezionato anche premi individuali: per due volte è stata NCAA Basketball Tournament Most Outstanding Player e per due volte si è aggiudicata il premio di Naismith College Player of the Year.
Nella versione femminile della Nba, Griner ha conquistato il titolo con i Phoenix Mercury nel 2014. Tra i pro, si è confermata un centro di altissimo livello su entrambi i lati del campo. In due stagioni (2014 e 2015) è stata il miglior difensore dell'anno, per 3 volte ha fatto parte del quintetto ideale della lega e in 2 stagioni (2017 e 2019) è stata la miglior realizzatrice. Nessuna giocatrice, in 8 stagioni, ha piazzato più stoppate. Come accade a molte stelle della WNBA, la carriera americana si abbina a quella in club di area Fiba quando la stagione negli Stati Uniti si conclude. Dal 2013 al 2015 Griner ha giocato in Cina tra Zhejiang e Pechino. Dal 2015 al 2022, invece, ha militato in Russia con l'Ekaterinburg.