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Aggredita troupe del Tg3 in Libano, morto di infarto l'autista

Lo riporta su X la testata Rai, postando il servizio con il racconto dell'inviata Lucia Goracci

Macerie in Libano e nel riquadro Lucia Goracci
Macerie in Libano e nel riquadro Lucia Goracci
08 ottobre 2024 | 12.29
LETTURA: 2 minuti

La troupe del Tg3 in Libano aggredita stamattina. La giornalista Lucia Goracci e l'operatore Marco Nicois sono stati attaccati a pochi chilometri da Sidone. L'autista, cardiopatico, è morto di infarto. L'auto della troupe, che si muove in Libano con tutti i permessi, è stata minacciata e inseguita da un gruppo di persone in moto. L'autista, Ahmad, ha accusato un malore: è intervenuta un'ambulanza e sono stati prestati soccorsi. L'autista è morto, tra il dolore e lo sconcerto di Goracci e Nicois.

Il racconto

"Eravamo a Jiyeh, a Nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento avvenuto due notti fa", ha detto Goracci. "Stavamo riprendendo senza problemi, un uomo si è scagliato verso l'operatore cercando di strappargli la telecamera. Abbiamo protetto Marco e siamo tornati in auto per allontanarci, sono arrivate altre persone. L'uomo" che ha cercato di strappare la telecamera "ha lanciato una pietra. Siamo andati via, quest'uomo ci ha inseguito. Quando ci siamo fermati in un distributore, quest'uomo ha strappato le chiavi all'autista, ha tentato di rompere la telecamera entrando attraverso i finestrini".

"Nessuno ci è venuto in aiuto. Ahmad ha cercato di farsi ridare le chiavi e a quel punto si è accasciato a terra. E' arrivata l'ambulanza, siamo corsi in ospedale: ci hanno che era morto dopo lunghi tentativi di rianimarlo. Ahmad lavorava con gli uffici della Rai di Beirut e Gerusalemme da molti anni. Io e Marco, che è qui con me, non abbiamo parole per descriverne la profondità umana e la dolcezza", ha concluso la giornalista.

Redazione Esteri Tg3: "Scioccati"

"Apprendere stamane dell'aggressione" della troupe del Tg3 è stata "una cosa drammatica, anche se considerando lo stress che si vive in quelle situazioni è un po' da mettere in conto. Siamo tutti scioccati, Lucia doveva fare la diretta con noi, che chiaramente è stata annullata. Lei è un carro armato, non si spaventa di nulla, quindi sentirla così scossa ci ha fatto molto effetto". A dirlo a caldo all'Adnkronos è Marcello Greco, vice capo redattore degli Esteri al Tg3 e collega che lavora a stretto contatto con Lucia Goracci.

Greco, che tante volte è stato inviato in guerra e conosce bene i meccanismi, spiega: "L'operatore che era con Lucia è uno dei service di fiducia di cui ci serviamo sempre - racconta -. Ed anche l'autista era sempre lo stesso. Sono diventati nostri compagni di viaggio con cui condividiamo la quotidianità quando siamo inviati in guerra".

Meloni: "Totale solidarietà a troupe"

"La mia totale solidarietà alla troupe del Tg3 aggredita questa mattina mentre stava documentando la situazione a nord di Sidone, in Libano, insieme alla più sentita vicinanza ai familiari dell'autista locale deceduto per un infarto a seguito dell'attacco", scrive intanto la premier Giorgia Meloni su X.

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