Lo sottolinea il presidente della Fondazione Leonardo
''Noi dobbiamo lavorare per un equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse marine e la tutela dell'ambiente. Ora può essere affrontato con una certa serenità. Bisogna evitare che tra un po' nascano le guerre di religione tra ambientalisti estremi e sfruttatori estremi. Curare il mare, serve a guarire la terra''. Lo sottolinea il presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Violante, in occasione di 'Maredì', il nuovo programma di approfondimento sull'Economia del Mare ideato da Confitarma.
''I fondali marini contengono terre rare e materiali che servono per le nostre tecnologie. Sotto il mare ci sono i cavi per le comunicazioni, per l'energia e ci sono i pesci, non dimentichiamo che metà della popolazione mondiale si nutre con i prodotti della pesca. C'è un problema molto delicato dell'equilibrio tra la tutela dell'ambiente marino e le perforazioni minerarie per estrarre terre rare e minerali pregiati. Il trattato dell'alto mare è un accordo per la salvaguardia dell'equilibrio marino nelle aree non sottoposte alla giurisdizione degli Stati''. aggiunge Violante.