Architettura e design giocano un ruolo fondamentale per la rinascita della comunità nel luoghi colpiti e distrutti dal sisma. Lo sostiene Stefano Boeri, archistar milanese autore del 'bosco verticale', premiato nel 2015 come grattacielo più bello e innovativo del mondo che all'Adnkronos rivela cosa c'è alla base del suo impegno per la ricostruzione di Amatrice. Un incarico ricevuto da Vasco Errani che a dicembre 2016 gli ha affidato il compito di stendere le linee guida per i lavori di riprogettazione degli edifici crollati nel terremoto dello scorso 24 agosto.
Partendo dal concetto che in un territorio colpito dal sisma, la distruzione non si limita a demolire strade e palazzi, ma colpisce soprattutto la capacità di ricominciare a guardare al futuro, "ho usato materiali come il legno, che è elastico e flessibile, adattissimo a condizioni sismiche, per ricreare le condizioni per radicare di nuovo una comunità in questi luoghi, cioè il lavoro". Perché "il lavoro è fondamentale, è il primo passo" per la rinascita.
E aggiunge: "Sono stato felice di aver dato un contributo con la realizzazione di una mensa scolastica e di una serie di spazi per i ristoratori di Amatrice, distrutti da questo mostro invisibile che, purtroppo, continua a muoversi". Recentemente "abbiamo inaugurato la mensa, che darà lavoro a circa 130 persone" e questo è già "un segno di rilancio dell'economia".