Il vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, a Palermo per partecipare al meeting in corso al teatro Massimo organizzato insieme alla Fondazione Sicilia sul tema ‘Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria’
"Occorre unire tutte le energie e fare sintesi perché sulla realizzazione di una importantissima opera come il Ponte sullo Stretto, una infrastruttura decisiva per lo sviluppo del Mezzogiorno e per la crescita del Paese, non si può più tergiversare". A dirlo è stato Saverio Romano, vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, a Palermo per partecipare al meeting, in corso al teatro Massimo e organizzato insieme alla Fondazione Sicilia sul tema ‘Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria’ "E’ in gioco il futuro del territorio - ha aggiunto - e la speranza di un riscatto economico e sociale, senza considerare l’obiettivo della continuità territoriale e della valorizzazione del ruolo della Sicilia e della Calabria nel Mediterraneo".
"Molto probabilmente questa è l’ultima occasione per la costruzione del Ponte sullo Stretto, vera prospettiva di futuro per i nostri figli e per la nostra terra. Mobilità, logistica e comunicazione sono fattori di sviluppo o di involuzione, di crescita o di arretratezza. La circostanza che il Governo nazionale e quello della Regione Calabria e della Regione siciliana abbiano lo stesso colore gioca a favore della realizzazione di questa infrastruttura" continua il vicepresidente della Fondazione Magna Grecia.
"Sono molto grato alla Fondazione Sicilia e alla Fondazione Magna Grecia per questo impegno che hanno assunto - aggiunge - e che consiste, essenzialmente, nel tenere acceso il faro su quest’opera per quello che può rappresentare per le generazioni future".