Al via progetto di digitalizzazione delle procedure. Obiettivo: semplificare la vita a imprese e amministrazione e attrarre nuovi traffici
Rivoluzione doganale nei porti. Parte il progetto per la digitalizzazione delle procedure per razionalizzare e uniformare l’attività di controllo. L’obiettivo è quello di semplificare la vita alle imprese e alla stessa amministrazione e di attrarre nuovi traffici nei porti italiani. Un progetto messo a punto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e che - apprende l’AdnKronos - sarà condiviso il prossimo 18 giugno nel corso di un convegno nella sede dell’Agenzia che vedrà la partecipazione dei principali enti istituzionali in ambito portuale.
All'incontro parteciperanno rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; il Comando generale della Guardia di finanza; il Comando generale delle Capitanerie di porto; l’Agenzia per l’Italia digitale; Sogei e le Autorità di sistema portuale (Mar Ligure Occidentale; Mar Ligure Orientale; Mar Tirreno Settentrionale; Mar Tirreno Centro-Settentrionale; Mar Tirreno Centrale; Mare Tirreno Meridionale, del Mar Jonio e dello Stretto; Mare di Sardegna; Mare di Sicilia Occidentale; Mare di Sicilia Orientale; Mare Adriatico Meridionale; Mar Ionio; Mare Adriatico Centrale; Mare Adriatico Centro-Settentrionale; Mare Adriatico Settentrionale; Mare Adriatico Orientale). Insomma tutti gli stakeholders che insistono su tale attività.
Il 'Progetto speciale per la digitalizzazione delle procedure doganali nei porti', prevede la stretta collaborazione di tutti gli attori coinvolti nel ciclo portuale al fine di implementare progressivamente nei porti e nei nodi logistici italiani soluzioni analoghe a quelle introdotte nel porto di Bari dove è in avanzato stato di realizzazione un progetto pilota nell’ambito del Programma operativo nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020 che, nell’ottica delle tecnologie 4.0 (Internet of things – IoT, Blockchain, Intelligenza artificiale, ecc.), prevede la completa digitalizzazione delle procedure di imbarco e sbarco, ingresso e uscita dai nodi portuali (Gate automation), del controllo sul processo logistico di stoccaggio e controllo merci e del pagamento delle tasse di ancoraggio e di quelle portuali.
Il progetto si basa sull’interoperabilità tra il sistema informativo doganale dell’Agenzia (Aida) e quello dell’autorità portuale (Port Community System – Gaia) e sulla realizzazione di un sistema integrato di monitoraggio dei flussi merci nel porto, nell’ottica di velocizzare gli adempimenti, ottimizzare il ciclo portuale, aumentare la sicurezza e la capacità di controllo della dogana.
Il progetto speciale a livello nazionale sarà condotto in raccordo con l’Agenzia per l’Italia Digitale nell’ambito delle strategie nazionali per la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese, previste nel Piano Triennale per l’informatica 2019-2021, e si articolerà in più fasi. La prima fase riguarderà la definizione del modello generalizzato di interoperabilità per lo scambio dati tra i sistemi doganali e portuali sulla base del sistema in realizzazione a Bari; la seconda riguarderà la definizione del portafoglio dei progetti sulla base della disponibilità delle Autorità di sistema portuale e delle priorità di intervento definite in raccordo con i soggetti interessati; la terza riguarderà l’avvio di un primo insieme di progetti da condurre nei porti che siano interessati a collaborare con l’Agenzia e che presentino le condizioni tecniche ed operative necessarie per un avvio tempestivo dei progetti; l’ultima fase sarà l’estensione degli interventi agli altri porti.
Le soluzioni tecniche del progetto speciale saranno flessibili e aperte, in grado di consentire la valorizzazione degli investimenti già effettuati nei sistemi portuali dalle Autorità di Sistema senza vincolare le scelte tecnologiche delle Autorità stesse. Coerentemente con il Piano Strategico nazionale della portualità e della logistica, il progetto speciale, attraverso l’introduzione di strumenti all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, avrà pertanto l’obiettivo di ridurre le inefficienze nella movimentazione multimodale delle merci, così da aumentare la competitività del sistema portuale nella rete trans europea e attrarre nuove correnti di traffico e standardizzare le procedure operative che coinvolgono la Dogana nei porti al fine di offrire un servizio semplice, facilmente accessibile e più omogeneo agli operatori economici, ai cittadini e agli altri stakeholders interessati.