"Il ponte sullo Stretto di Messina sarebbe un forte volano di sviluppo, avrebbe ricadute economiche enormi. Insieme ai nostri 'cugini' siciliani abbiamo calcolato 100mila posti di lavoro all'anno per il periodo di costruzione e 6 miliardi di euro di opere collegate". Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, sulla possibilità che si arrivi al via libera per la costruzione del Ponte sullo Stretto dopo il parere della commissione Trasporti della Camera sul Pnrr, in cui compare il riferimento al Ponte.
"Insieme ai nostri 'cugini' siciliani lo abbiamo sempre sostenuto: il Ponte è la via maestra per un attraversamento stabile dello Stretto, rispetto alle altre ipotesi che si sono fatte. E lo dimostrano i tanti studi. E non è vero che vanno fatte prima le altre infrastrutture. Realizzando il ponte verrebbero conseguenza. Il Ponte sarebbe un eccezionale attrattore di investimenti per la realizzazione di altre infrastrutture" continua Ferrara, che sottolinea: il "Ponte insiste sul corridoio 5, Helsinki-La Valletta che prevede appunto il Ponte, il porto di Gioia Tauro con tutto il retro porto e l'alta velocità". "E proprio la costruzione del Ponte sarebbe un eccezionale acceleratore per la costruzione dell'alta velocità, quella vera, perché si parlerebbe di servire un bacino di 7 milioni di persone", ribadisce.
Realizzare il ponte, insomma, per Ferrara, "sarebbe un'occasione di sviluppo unica per Calabria e Sicilia". "Poi, certo, noi, dal punto di vista delle infrastrutture, chiediamo anche l'elettrificazione della linea ferroviaria ionica, il completamento della statale 106 e l'attraversamento ionico-tirrenico. Ma per avere un velo volano di sviluppo per i nostri territori servono anche le infrastrutture digitali", conclude il leader degli industriali calabresi.
"Il ponte sullo Stretto di Messina è un'opera simbolo, di progresso e di crescita. E sarebbe anche un grande attrattore turistico" conclude il presidente di Unindustria Calabria.